#siamotuttiluigino, una petizione al Parlamento europeo contro le truffe delle banche

CIVITAVECCHIA – Nella giornata di ieri è stata inviata all’Ufficio Petizione del Parlamento Europeo la petizione chiamata #siamotuttiluigino. A promuoverla l’omonimo comitato sorto recentemente a Civitavecchia, con l’appoggio della vedova di Luigino D’Angelo, il pensionato suicidatosi lo scorso dicembre dopo aver perso tutti i suoi risparmi investiti in Banca Etruria.
“In questi giorni – spiegano a nome del Comitato Luigi D’Amico – abbiamo verificato come l’atteggiamento del Codacons sia al quanto ambiguo e protagonista, abbiamo così deciso di rivolgersi autonomamente al Parlamento Europeo che crediamo sia l’unica istituzione che possa garantirci il rimborso dei nostri risparmi. Sono orgoglioso del supporto personale che la vedova del defunto Luigino ci ha dato e ci sta dando, appoggiando personalmente l’iniziativa. Tutti i truffati d’Italia oggi si riconoscono nel vero martire di questa truffa colossale, Luigino D’Angelo oggi è l’uomo che ha pagato con l’estremo sacrificio la vergognosa gestione dei risparmi che gli Istituti di credito fanno a danno dei cittadini. Dopo i bond argentini, le obbligazioni Cirio e Parmalat, non è cambiato nulla, i piccoli risparmiatori sono l’anello debole che paga il regime banca-politica”.
“Oggi – prosegue – noi diamo un segnale forte richiamando da Civitavecchia ufficialmente l’Europa ad esprimersi sui nostri risparmi, a verificare le connivenze che ci sono e che ci sono state, è giusto che un organismo superiore giudichi le nostre ragioni, perché oggi la posizione della politica Nazionale nella persona del Primo Ministro Renzi e del suo governo è personalmente immischiata nell’affair Banca Etruria, e quindi deve prevalere un organo superiore. Abbiamo già raccolto molte firme ed invitiamo i cittadini a contattarci sui social network cercando “siamotuttiluigino”, per e-mail all’indirizzo siamotuttiluigino@libero.it o telefonicamente al numero 06/83087506”.
Il Comitato dà appuntamento a Roma il 17 febbraio per una conferenza a cui parteciperanno molti economisti controcorrente, attraverso cui raccogliere i truffati delle Banche e lanciare una proposta di “rottamazione del sistema perverso banche-politica”, che ha portato alla morte di Luigino D’Angelo.