“Vogliamo solo liste pulite”

comuneCIVITAVECCHIA – I risultati delle ultime amministrative e dei referendum segnalano una  spinta al rinnovamento, o comunque il bisogno di rinnovamento. Il problema è di come farsi interprete di questa esigenza. Anche noi, nella nostra città, visto l’avvicinarsi della prossima scadenza elettorale ci dovremo fare i conti.
In un momento dove sia a livello nazionale che locale, la politica quella con il K, si vede decimata, da richieste  di ordini di arresto, rinvii a giudizio, abusi di ogni tipo,  corruzione, e così via, e poi cambi di casacca da uno schieramento all’altro, per puro tornaconto personale. E’ chiaro che il primo punto di un futuro ipotetico programma dovrà essere proprio questo. Liste pulite, interdette a chi è pregiudicato e in odore di reati, e accesso impedito ai voltagabbana dell’ultimo momento. Non è accettabile nessun tipo di considerazione tipo, “senza l’aiuto di tutti, compresi quelli che hanno cambiato idea, non si vince”. Significa ricandidarsi ad una futura sconfitta. Significa inoculare nelle vene della coalizione il germe del tradimento. Caso Saladini docet.
Il problema non è vincere è governare. Un esempio semplice. Non  possono convivere nella stessa coalizione, chi è a favore della privatizzazione dei beni comuni, in particolare dell’acqua, sopratutto dopo il risultato del referendum, e chi invece è per una gestione pubblica.
Il mondo sta cambiando. La crisi economica ci costringe a rivedere definitivamente, i nostri stili di vita. Non si ritornerà più ai livelli economici di qualche anno fa. La società dei consumi sta tirando le cuoia. Bisognerà sviluppare un modello di vita più sobrio. Ma dovremo sopratutto insegnarlo ai nostri figli, cresciuti ai modelli del grande fratello e dell’usa e getta. Si avvicina l’era della “decrescita felice”. Risparmiare, ridurre, riciclare, riutilizzare. Le scarpe si riporteranno dar carzolaro. I vestiti dei fratelli più grandi saranno usati anche da quelli più piccoli. Si organizzeranno i Gas, gruppi di acquisto solidale. Si faranno gli orti urbani e cosi via. Il problema è che chi governa vuole applicare solo la decrescita e basta, ma a discapito solo delle classi popolari. La Grecia non è lontana. La finanziaria di Tremonti parla chiaro, taglia e basta, ma a i soliti noti, i lavoratori, la classe media destinata a diventare i nuovi poveri e i poveri quello che lo sono da sempre. Un amico in risposta alle parole del presidente Napolitano “dobbiamo essere coesi”, ha  chiesto, “ma dobbiamo essere coesi davanti o dietro?”. Penso che come al solito dovremo essere coesi dietro.
Sarà la gente normale a ricostruire il paese. La misura è colma. La casta sarà spazzata via. L’arroganza e l’impunità di questa casta politica nazionale e locale sta diventando insopportabile.
Siamo al blitz notturno, per cancellare l’emendamento che tagliava in parte lo stipendio d’oro dei politici. Sono sempre più ladri, che agiscono nel buio, rubano di notte. Sempre più la parabola del sindaco di Civitavecchia cammina di pari passo con quello del suo più famoso capo nazionale. E con lui la sua banda di amici locali. Ultima la difesa d’ufficio del presidente del consiglio comunale, dello sconosciuto consigliere comunale tossicodipendente. Lui è un garantista e un democratico. Ma non è quello che ha minacciato di non far svolgere più i consigli comunali autoconvocati? E come si dovrebbe fare, se alle ripetute richieste dei consiglieri di opposizione di informare i cittadini su decisioni importanti, si risponde non convocando nessun consiglio, o quando si fa, lo si fa in orari dove la cittadinanza non può partecipare. Ma non è lui, che durante il consiglio dei comuni del comprensorio sulla megadiscarica, nominando due consiglieri per comune che dovevano formare la commissione, un consigliere di maggioranza e uno di minoranza, arrivati a nominare quelli di Civitavecchia, li nominò tutti e due della maggioranza. Altissimo esempio di democrazia. Ahah che ridere, quella volta fu proprio un vero spasso. Ritornando al consigliere tossicodipendente, non si tratta di fare un processo sommario. Ma un consigliere assuntore di droghe pesanti, è una persona soggetta ad una dipendenza e quindi soggetta a ricatti di varia natura. E chi ricopre incarichi istituzionali non lo può essere.
Detto questo, se la coalizione di centrosinistra andrà a governare in futuro questa città, non dovrà, ma nenche lontanamente, aver avuto rapporti di collusione e vicinanza con questa attuale maggioranza, figuriamoci con chi ne ha fatto parte. Dovranno essere persone di provata e specchiata moralità e trasparenza. Il percorso di dibattito pubblico con i cittadini per la creazione del programma, va in questa direzione. Il programma và fatto in un palazzo di vetro e non nel chiuso delle stanze. Chi andrà a palazzo del Pincio, con questi chiari di luna, troverà una situazione disastrosa e disastrata. Dovrà chiedere ai cittadini sacrifici e impegno civile in prima persona. Un conto è chiedere sacrifici e basta, in previsione di niente, un conto  chiedere da  cittadino  in mezzo ai cittadini, sacrifici per realizzare un progetto di una Civitavecchia più vivibile e più civile. Un sogno? Solo i sogni portano civiltà e progresso

Maurizio Rocchi