“Un giovane su tre è senza lavoro…”

manifestazione carboneCIVITAVECCHIA – Un giovane su tre è senza lavoro. Nel mezzogiorno la cifra sfiora il 40%. Aumentano gli occupati a tempo parziale, ma non perchè alla ricerca di flessibilità per seguire i propri interessi o perchè amino stare con la trippa al vento, ma per semplice mancanza di lavori seri.
Ho preso visione dell’impietosa radiografia della condizione del lavoro giovanile contenuta nell’ultimo rapporto dell’Istat, ma erano cose che conoscevo già, vedendole ogni giorno. Il ministro Sacconi ha commentato: “l’Italia ha indicatori complessivi significativamente migliori della media europea”. Dovremmo essere contenti? Francamente io non lo sono.
Non saranno le disgrazie dei nostri vicini a migliorare la nostra misera condizione.
Il problema, sostanziale, è che c’è una generazione “invisibile”; persone che non riescono a costruirsi un futuro, vittime della celebre “flessibilità” e del precariato. Giovani in gamba, che non riescono a staccarsi dalla casa dei genitori, nè a costruire una propria indipendenza economica e spirituale. Con il tempo questi ragazzi perdono anche la capacità di immaginarlo un futuro, perchè ridotti alla sola lotta biologica per l’esistenza.
Tutto questo mentre le grandi imprese, senza incontrare alcuna seria opposizione, ristrutturano riducendo posti di lavoro a piacimento, mentre i rappresentanti dei cittadini, invece di prendere radicalmente  le parti dei soggetti esposti alla disoccupazione, sono troppo impegnati a difendere trasversalmente la casta come accaduto nel caso Cosentino.
La qualità della vita dei cittadini è il centro intorno al quale ruota la mia visione dell’avvenire. Il lavoro, la sua certezza e la sua dignità, sono gli strumenti, le basi sulla quale questa qualità della vita si costruisce.

Mario Michele Pascale – Candidato alle primarie nazionali del centrosinistra del movimento Libertà ed Eguaglianza