CIVITAVECCHIA – Ricorre oggi, 10 febbraio, il Giorno del Ricordo che come la Giornata della Memoria che si celebra il 27 gennaio, è diventato ormai un monito per tutti, affinchè soprattutto le nuove generazioni che hanno avuto la fortuna di non vivere i tremendi giorni delle persecuzioni messe in atto durante i tragici eventi della seconda guerra mondiale, dimentichino quei momenti oscuri della storia dell’umanità, quando la violenza era giustificata dall’ideologia.
Solo una visione europea capace di andare oltre il miraggio di derive nazionalistiche, capace di mettere insieme nella convivenza pacifica etnie, lingue, culture diverse, può essere la base di chi come gli italiani istriani e dalmati fortemente colpiti durante la dolorosa vicenda delle foibe, aspira ad un comune destino europeo, come tutti gli italiani.
Perché è proprio coltivando la cultura delle minoranze che sono presenti nei paesi europei che oggi è possibile avere una straordinaria ricchezza che premette a tutti di crescere nel rispetto dei popoli.
Grazie al difficile lavoro del recupero della memoria si possono oggi affrontare le tante verità che negli anni sono state nascoste e taciute o peggio ancora negate, anche per ripensare tutti gli errori e gli orrori di quei giorni bui ed oscuri.
E il Giorno del Ricordo serve proprio a non dimenticare mai quello che è accaduto, compresa la “rimozione diplomatica”, vera responsabile di tanti anni di sottaciuto silenzio. Perché solo la verità ci rende liberi, anche se questo, e soprattutto se questo, significa ricordare quella congiura del silenzio messa in atto all’indomani dello sterminio e dell’ esodo di tanta gente dalla loro terra, il momento più basso dell’oblio del sacrificio di migliaia di italiani infoibati e di 350 mila esuli istriani e dalmati.
Roberta Galletta – Dirigente Circolo Partito Democratico Civitavecchia