“Sindaci, Assessore e Onorevole, venite a prendere un treno insieme”

trenoCIVITAVECCHIA – Lungi da me entrare nel confronto tra i partiti sulla efficienza dell’assessore ai trasporti della Regione Lazio, nel rapporto con le ferrovie dello stato.
Non voglio entrare nella querelle e nel chiacchiericcio autoreferenziale, ma vorrei fare un percorso di pensiero lineare per un problema, che è semplicemente un problema, da discutere, eventualmente da confutare, e non un arma impropria da utilizzare, ma semplicemente un problema da risolvere.
E poiché il mio intervento potrebbe essere interpretato da una parte e dall’altra, mi limito semplicemente ad una proposta al “comitato pendolari”: invitiamo il sindaco di Civitavecchia, il Sindaco di Ladispoli, l’Assessore ai trasporti della Regione Lazio, l’Onorevole Tidei, a prendere il treno 2346 in partenza da Roma Termini per Pisa alle ore 18.16.
Per capire meglio di quanto la politica non conosca le condizioni dei propri elettori, e della gente in generale invitiamoli a salire alla stazione di Roma S. Pietro.
Io sono convinto della buona fede di tutti, ma sono purtroppo altresì certo che la maggioranza dei politici, non prenda treni pendolari, né conosca la situazione che è ormai tragica.
Le ferrovie offrono a prezzi tedeschi, servizi africani, avendo ormai investito esclusivamente, nell’alta velocità.
In carrozze maleodoranti, e sporche, vengono stipate al limite della sopravvivenza, pendolari, persone per bene, di quelle che vivono del proprio lavoro, turisti, che mai e poi mai penseranno di fare ritorno nel nostro Paese dopo esperienze del genere.
Ho letto dell’esistenza di nuovi accordi regionali, e non posso fare altro che compiacermi, ma purtroppo in questo Paese siamo abituati a lavorare per i posteri e non per i contemporanei.
Ecco la ragione dell’invito, che potrebbe essere esteso anche ai rappresentanti dei consumatori, per far capire ai politici, sempre attenti ai grandi eventi, la necessità di risolvere problemi dell’ordinaria amministrazione, la malinconia della quotidianità, per persone che giornalmente fanno il proprio dovere in situazioni di vero degrado, in situazioni aberranti al limite della civiltà, rimanendo miracolosamente tranquilli.
Per eliminare ipotesi di complotto, o di faziosa intransigenza, accettassero questo invito, per rendersi veramente conto di quanto sono lontani dalle esigenze reali del paese, e di quanto la gente pur in situazioni di sevizi indecenti, non si lasci andare a nevrosi chiassose e inconcludenti come spesso fa la politica.
E’ ovvio che nel caso in cui i suddetti accettassero l’invito, si vigili, che le Ferrovie dello Stato non cambino per quel giorno il materiale ferroviario; ne sarebbero capaci.

Tullio Nunzi – Responsabile Infrastrutture, Trasporti, Logistica e Mobilità Confcommercio-Imprese per l’Italia