“Si procede con l’accetta favorendo una morte lenta per buio affettivo”

CIVITAVECCHIA – Quando le istituzioni arrivano fanno terra bruciata in pochi minuti ignorando il lavoro di anni.
I famigliari degli ospiti del Bellosguardo in isolamento per coronavirus chiedono di ristabilire i contatti in vetro in vigore del 3 marzo.
Si fa un gran parlare di soggetti fragili, ma chi comanda è poco incline ad interpretare il senso della fragilità in persone ultra novantenni: si procede con l’accetta favorendo una morte lenta per buio affettivo piuttosto che per Covid-19.
La distanza sociale, parola di cui gli esperti fanno grande uso, è stata sempre applicata dalla direzione del Bellosguardo; mai nessun assembramento se non una processione di pochi per portare pannoloni e beni di prima necessità, affidati agli operatori, senza alcun contatto con l’interno.
L’assurdo è che la procedura resta la stessa con la differenza di dover correre una volta avvertiti dalla direzione. Ai pazienti sequestrati chi ci pensa?
Per concludere, senza scivolare nella polemica, ricordiamo alle autorità che amiamo tutti i nostri cari e siamo sempre stati amati da loro.

Gioia Re