“Serve trasparenza, ma le casette di legno vanno assegnate”

CIVITAVECCHIA – Intervengo per conto dell’associazione da me rappresentata, riguardo il Villaggio della solidarietà e interveniamo esclusivamente perché sin da subito abbiamo preso posizione a favore della costruzione dello stesso villaggio.
Ricordiamo a chi oggi innesca ancora sterili polemiche, che la costruzione di detti mini appartamenti  nasceva per alleggerire le spese dell’amministrazione comunale, spese sostenute dai servizi sociali per pagare dei canoni alle famiglie ospitate nei vari alloggi privati.
Il criterio di assegnazione non può essere sempre oggetto di interventi a scopo strumentale e a danno di chi necessita di una abitazione con il solo motivo di innescare il solito ritornello del muro contro muro.
Secondo il nostro punto di vista chi oggi torna a polemizzare, si sia dimenticato di aver  scatenato polemiche, diviso un quartiere, costruito una guerra tra poveri, con fantomatiche bugie   “adducendo come scusante” che detto villaggio era inutile, che veniva popolato da rom, da extra comunitari e altre fandonie del genere con il solo risultato di aver fatto perdere del tempo  aumentare i costi e di far spendere ad alcuni firmatari 35 euro per un inutile ricorso al Tar.
Oggi si ricomincia da capo con le solite polemiche che portano solo ad allungare ulteriormente i tempi di consegna.
Di certo il sindaco arrogandosi a se il diritto di assegnazione si assume una grande responsabilità che potrà essere giudicata solo a graduatoria definita e non prima.
Ricordiamo e precisiamo ai signori che tanto polemizzano, in un primo momento erano circa 60 le famiglie che chiedevano di poter  usufruire di quegli alloggi, ad oggi sono diventati oltre 190 tra le quali ci sono persone che guarda caso vengono si fa per dire raccomandate da parte di qualche personaggio che prima bocciava il progetto con gazebo con raccolta firme e con ricorsi al Tar che noi  chiediamo solo trasparenza e non favoritismi.
Confidiamo su una giusta ed accurata scelta di assegnazione senza favoritismi a persone che non hanno i requisiti idonei.
Questo è il nostro pensiero e ci auguriamo che tutto si svolga con trasparenza e alla luce del sole nessun processo al’intenzione le polemiche strumentali le lasciamo a chi non opera per l’interesse dei cittadini ma pensa soltanto alla propria visibilità politica.

Umberto Cruciani – Presidente Associazione folkloristica e culturale S. Liborio