“Senza così tanti aborti la popolazione di Civitavecchia non sarebbe diminuita”

CIVITAVECCHIA – Domenica 5 febbraio, si è celebrata in tutta Italia, ed anche nella nostra città di Civitavecchia, la 39^ Giornata per la Vita, dedicata al rispetto della vita umana, quest’anno ai nonni ed ai bambini, che rappresentano la memoria ed il futuro del nostro paese.
I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli: i bambini, perché porteranno avanti la storia; gli anziani, perché trasmettono l’esperienza e la saggezza della loro vita.
Ma oggi i bambini sono sempre meno, in Italia si è registrato il minor numero di nascite dal 1861, anno dell’Unità d’Italia, e gli anziani sono sempre più poveri ed emarginati. In Italia, per tornare agli aspetti demografici, si registra il più basso tasso di natalità del mondo: 1,4 figli per coppia. E’ intuitivo comprendere che -per la continuità della vita di un popolo – è necessario che nel ciclo delle generazioni ci siano 2 figli che sostituiscano 2 genitori , ma attualmente in Italia ci sono solo 14 figli che sostituiscono 20 genitori, e quindi è evidente che a la popolazione italiana tenda a scomparire.
Se analizziamo la situazione demografica in città, notiamo anche qui un calo rilevante dei nuovi nati ed un aumento delle persone decedute, con contestuale diminuzione della popolazione, dovuta a molti fattori, cui il rilevante numero degli aborti volontari praticati al S. Paolo ( di cui più avanti).
A Civitavecchia, a partire dal 2009, inoltre, i decessi hanno superato abbondantemente le nascite. Ad esempio, nel 2010, a fronte di 488 nati, furono registrari 530 decessi, mentre nel 2015 i nati sono stati 427 ed i morti 575 : peggio ancora nel 2016, con 420 nati e 590 decessi, con un saldo negativo annuale, rispettivamente, di 150 e di 170 unità. A causa di questo trend demografico negativo, solo negli ultimi cinque anni, a Civitavecchia il numero dei residenti è sceso di 833 unità, passando dai 53.649 del 2012 ai 52.816 del 2016.
Per comprendere questi numeri occorre anche considerare gli aborti volontari eseguiti presso il locale ospedale S. Paolo, nel quale, a partire dal 1978, sono stati praticati oltre 7.000 aborti volontari. Un piccolo paese scomparso, risorse umane che sarebbero servite a sostenere il lavoro, l’economia e la società, piccole vite cancellate e finite, purtroppo, nei rifiuti speciali dell’ospedale.
Il Movimento per la vita di Civitavecchia, e gli altri 600 movimenti e Centri di aiuto alla Vita federati in Italia, lottano perchè questa speranza non muoia, fidando unicamente sul volontariato, cercando di incoraggiare i giovani ad accogliere la vita, contribuendo a salvare dall’aborto migliaia di esseri umani innocenti. Dal 1981 operiamo a Civitavecchia, cercando di offrire un sostegno a chi si trova in difficoltà per la maternità : centinaia le famiglie assistire, e quest’anno cinque ragazze giovanissime in attesa, tra i 15 ed i 18 anni, hanno potuto fruire di questi aiuti, anche finanziari, messi a disposizione da “Progetto Gemma”, per il sostegno della maternità a rischio aborto volontario.In questi anni 120 bambini, destinati all’aborto, hanno visto la luce e le loro madri – con le quali rimaniamo spesso in contatto nei primi anni di vita del bambino, sono felici delle loro scelta. In Italia, con “ PROGETTO GEMMA” ad esempio, sono nati in Italia circa 20.000 bambini , che probabilmente non avrebbero mai visto la luce : è un segno che ci fa capire che la vita, se sostenuta con una rete di solidarietà, vine accettata ed amata, e che l’aborto è l’ultimo pensiero di ogni donna e di ogni coppia, accolta ed assistita. Sono molti i cittadini che ci portano generi per neonati, vestiario ed altro; invitiamo i lettori che vogliano fare altrettanto, a recarsi nella nostra sede di via San Francesco di Paola, 1, angolo via Benci e Gatti, nei giorni di mercoledì e venerdì dalle 16 alle 17.

Fausto De Martis – Presidente Movimento per la Vita