“Sconcertati dal cambio di rotta del Comune di Anguillara sulla variante al Prg”

NGUILLARA – Da diverso tempo siamo impegnati sul nostro frammentato territorio, che, strangolato da gravi problemi sociali e culturali non favorisce la coesione e la realizzazione di un’identità comune.
Queste sono le ragioni che ci hanno incoraggiato a dedicare parte del nostro tempo per il bene di Anguillara ma anche, e soprattutto, la questione della variante al piano regolatore.
Sin dai tempi della lista civica “ImmaginAnguillara” abbiamo contrastato un progetto urbanistico anacronistico, basato su presupposti errati, che porterà un’espansione territoriale che non sarà utile a nessuno, se non alle tasche di un piccolo gruppo di proprietari terrieri.
Consapevoli che la Variante al Piano Regolatore deliberata in giunta Comunale nel 2006 avrebbe portato un’ulteriore cementificazione del nostro territorio, con un fortissimo aumento della popolazione senza alcun adeguamento dei servizi necessari, abbiamo più volte rappresentato sia alle passate amministrazioni sia a quella attuale i nostri dubbi e presentato le nostre proposte in un progetto che prevedeva la revoca totale e incondizionata della Variante prediligendo un nuovo assetto del territorio attraverso l’adeguamento dei servizi, la riqualificazione dei quartieri esistenti e la valorizzazione delle aree comuni.
Con lo stesso spirito che ci aveva portato a partecipare alle elezioni amministrative del 2011, e proprio perché accumunati dalle stesse idee sulla gestione del territorio, abbiamo deciso di aderire, in modo diverso, alla lista del Movimento Cinque Stelle, lista che nelle scorse elezioni si era proposta come l’unica vera alternativa alle lobbies anguillarine.
Siamo rimasti sconcertati e preoccupati nel leggere comunicati a firma dell’Amministrazione Comunale che sembrano esprimere un cambiamento di rotta radicale proprio sulla Variante al PRG.
Fin’ora questo argomento è stato un tabù mancando su di esso la più totale chiarezza. Crediamo che tener nascosto l’arrivo della documentazione dalla Regione ma soprattutto l’iter che l’attuale Amministrazione intendeva intraprendere per affrontare questa importante questione sia stato sconsiderato e proprio grazie a questo atteggiamento di chiusura è stata data l’opportunità di “S”parlare a chi questo Piano Regolatore lo ha sempre sostenuto.
Fino a quando non vedremo ufficializzate le azioni che il Consiglio Comunale vorrà intraprendere non potremo dare un giudizio definitivo sull’operato dell’Amministrazione, non vorremmo però che incapacità, condizionamenti o interessi personali prevalgano sul benessere dei cittadini e siano un danno irreversibile per la bellezza del nostro paese e il cemento cali come una mannaia grigia sulle sponde del lago riservandoci un futuro buio da immensa e informe periferia.
Salvaguardare un patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico come il nostro è un dovere etico che ogni Amministrazione dovrebbe avere ma ancor di più se questo è uno dei punti qualificanti del proprio programma elettorale.

Franco Bernardini e Giovanni Chiriatti