CIVITAVECCHIA – Apprendo con sgomento che la Regione Lazio, nella figura del Presidente Renata Polverini, Commissario Straordinario alla Sanità, intende mettere in discussione il lavoro del San Raffaele, comprensivo degli operatori medici, sanitari e dei pazienti. L’altra sera, sull’argomento, è intervenuto anche il professor Giorgio Albertini che è stato intervistato dalle telecamere di Striscia La Notizia. Il professor Albertini è primario del reparto di neuroriabilitazione pediatrica e, nel suo intervento, ha fatto appello affinchè i motivi economici non facciano sì che si giunga ad una riduzione di organico presso l’ospedale San Raffele, che costituisce un’eccellenza nel settore riabilitativo. Personalmente mi unisco a questo appello. I tagli economici, infatti, potrebbero comportare una massiccia riduzione dei reparti ma sopratutto l’annientamento di un servizio di assistenza clinico–riabilitativa che viene offerta a tante famiglie che si recano al San Raffaele da tutte le parti d’Italia. Le famiglie hanno bisogno di essere sostenute nelle valutazioni diagnostiche, guidate nei percorsi riabilitativi, indirizzate nelle scelte terapeutiche. Il presidente Polverini credo quindi che non possa pensare di andare a ridurre le spese per la sanità andando a toccare proprio un settore fondamentale come quello della pediatria. Interrompere questo servizio sanitario di ordine primario per le famiglie che già ogni giorno vivono un disagio e che, all’interno dei rimedi terapeutici trovano un appoggio ed un supporto psicologico notevole, significa lasciarle completamente in mezzo aduna strada. Credo che siano altri i settori su cui andare a risparmiare. Non certo questo. In qualità di segretario scientifico dell’associazione “Il Melograno” esprimo dunque profondo sgomento per le decisioni intraprese dalla Regione e al tempo stesso dichiaro la disponibilità a mettere in campo tutte le azioni necessarie in favore dei diritti dei nostri ragazzi che sono in cura presso la struttura e degli operatori del San Raffaele che rappresentano un patrimonio professionale da custodire.
Annita Cecchi – Segretario scientifico Associzione “Il Melograno”