CIVITAVECCHIA – Il dibattito e la preoccupazione sull’esistenza o sulla necessità di ricostruire uno schieramento politico (nel caso nazionale il centrodestra, praticamente oggi inesistente) non interessa il Movimento L’Ancora di Civitavecchia. Innanzitutto, per la notevole ”liquidità” dei partiti, secondo per la frammentazione che si va operando per la eterogeneità della protesta. Di fatto, la tendenza nazionale e locale sembra non più proiettata verso il bipolarismo, superato ormai dalla presenza di tre, quattro focolai di consistenti consensi. I cittadini non chiedono più destra o sinistra ma esclusivamente risposte ai bisogni che, sempre più di frequente, diventano essenziali e primari.
In questo clima è sempre più difficile, soprattutto se ci caliamo nei territori, fare riferimento ai modelli partitici nazionali, perseguire politiche di destra, di sinistra o di protesta, indicare soluzioni che abbiano la pretesa di ritenersi risolutive o programmare politiche amministrative che si potrebbero rivelare vincenti solo nel pensiero!
E’ partendo da queste valutazioni che il Movimento L’Ancora, a Civitavecchia come in altri Comuni della provincia romana con cui ha costituito un coordinamento, ha deciso di partire dai cittadini per adattare l’azione amministrativa in termini più immediati e rispondenti alla domanda che viene dai cittadini. E, sempre con le stesse finalità, a Civitavecchia ha contribuito alla costituzione di una Federazione di Liste Civiche che si va allargando sul terreno provinciale nella consapevolezza che il governo di una città non è la risultante di una progressione di atti meccanici e matematici che porta ad un risultato scontato e positivo.
L’azione amministrativa è efficiente se la si considera la risultante di una molteplicità di azioni coordinate e rimodulate a seconda degli eventi e delle esigenze collettive che si presentano e che contengono in sé una infinità di variabili incontrollate. L’Ancora è consapevole che ricette certe di governo non esistono, che non deve albergare tra gli iscritti la presunzione di un pensiero unico infallibile ma che, interesse prioritario e obiettivo preminente, è il bene superiore della collettività.
Il governo pentastellato cittadino, nato da una forte e indistinta protesta dei cittadini, ritengo sia il simbolo di una inconcludente impostazione politica: rinnegare tutto ciò che i predecessori hanno fatto, diffidare di tutto e di tutti, non ricalcare i modelli precedenti, anche se efficaci, non mediare nelle decisioni, rifiutare il confronto, ritenersi autosufficienti, non valorizzare il capitale umano (che è conoscenza, esperienza e competenza) di cui dispone l’amministrazione, anzi mortificarlo con distrazione e spacchettamento di compiti e funzioni. Difficilmente, un tale modus operandi, inflessibile, rigoroso e illusorio sarà capace di dare a Civitavecchia le risposte di cui necessita.
Damiria Delmirani – Coordinatore L’Ancora