CIVITAVECCHIA – Premesso che mi è costata molta fatica rompere una promessa fatta a me stesso, quella di
non intervenire su questioni politiche anche essendo iscritto ad un partito, perchè credo che questi (i partiti) siano il sale della democrazia (la discussione è d’obbligo).
Però il dibattito che si sta aprendo sulle deleghe e sul futuro di Civitavecchia mi appassiona molto e visto che a mio modesto parere sta prendendo una piega non convincente vorrei esprimere il mio punto di vista.
Il primo è che coloro che pensano che tutto dipenda dai partiti sbagliano, così fanno altrettanto quelli che dicono che tutto si può fare a prescindere dai partiti.
Per arrivare al punto e nel rispetto delle leggi vigenti, io credo che i Consiglieri Comunali non possano e non debbano avere deleghe in quanto sono stati eletti soprattutto per il controllo degli atti, e per questo non possono nello stesso tempo controllare e essere controllati.
Il secondo è che un’Amministrazione che si rispetti utilizza tutte le forze migliori per attuare i programmi per cui è stata eletta.
Il terzo è che penso altresì che per fare questo ci sia bisogno della partecipazione attiva della comunità, la quale deve essere ascoltata, e non per questo debba sempre avere ragione. Chi governa dovrebbe sempre pensare al bene collettivo e un po’ meno alle proprie esigenze anche elettorali.
Per le ragioni di cui sopra non capisco la polemica sui tecnici (tra l’altro di ottimo profilo) e le risposte così timide di un partito.
Mario Farini – Iscritto a Sel