CIVITAVECCHIA – L’appello del Governatore della Banca d’Italia, sul crollo record dei prestiti, e sull’allarme della stretta creditizia, sia per le famiglie che per le aziende, rendono evidente uno stato di crisi del settore del commercio: le imprese sono allo stremo, bisogna agire in fretta, bisogna fornire risorse all’economia.
I prestiti alle imprese vengono ormai concessi con il contagocce, a condizioni sempre più onerose, con riflessi pesantissimi per le aziende e l’economia in generale.
In un momento in cui siamo nel pieno della recessione, bisogna attivare antidoti seri.
L’accesso al credito è uno di questi, in particolare per le piccole e medie imprese. Bisogna poi recuperare esperienze di collaborazione tra sistema bancario e commercio, come è avvenuto nel passato con la moratoria dei debiti.
In una situazione così grave, con una crisi che nel settore del commercio a Civitavecchia è palpabile e sotto gli occhi di tutti dove è effettivo il rischio di far sparire la fascia media dell’attività commerciale, credo che sia necessaria una attenzione particolare, affinchè l’economia civitavecchiese non entri in asfissia creditizia.
Ovvio che gran parte delle competenze sono a livello nazionale, però rivolgo un appello ai candidati a sindaco, affinchè avviino una vera e propria “moral suasion” nei confronti delle banche, ed in particolare di alcune banche che sono sempre state attente allo sviluppo del territorio; e assumano parte attiva in una vicenda che può portare al big bang di aziende già stremate per la crisi dei consumi, e a rischio chiusura.
Con conseguenze irreparabili per l’economia della nostra Città.
Tullio Nunzi – Confcommercio