“Non voteremo candidati che vogliono cementificare ancora Cerveteri”

cerveteri3CERVETERI – A meno di tre mesi dalle elezioni Amministrative di Cerveteri la campagna elettorale è entrata nel vivo. Seguiamo con attenzione le dichiarazioni dei vari candidati per aggiornarci circa i loro programmi elettorali. Analizzando la sequenza degli eventi che hanno portato Cerveteri sull’orlo del baratro, ci accorgiamo che le responsabilità del disastro risiedono, purtroppo, nella cronica incapacità di molti che, per ambizione o per semplice convenienza, si candidano ad ogni occasione ottenendo il voto immeritato basato sulle amicizie o sulle conoscenze. Nel tira-molla che ha prolungato l’agonia dell’amministrazione, spicca la condotta ondivaga di certi politici, di cui si dovrà tenere conto, che, adducendo le più ilari e fantasiose scusanti, hanno tradito la fiducia dei propri elettori per mantenere in vita un sindaco incapace di svolgere persino l’ordinaria amministrazione. Ma, al di la di queste doverose considerazioni, constatiamo l’impegno con cui alcuni politici insistono sull’utilità di progetti che prevedono la cementificazione di un’altra cospicua fetta di Madre Terra Cervetrana che, oltre a deturpare l’ambiente e a soffocarlo, con alta probabilità, potrebbe creare seri problemi al territorio in conseguenza delle mutazioni climatiche con cui è consigliabile non scherzare. Per questi motivi, ascoltiamo tutti, seguiamo i comizi di tutti, i congressi, le varie assemblee, con la speranza di cogliere un minimo di chiarezza sulle strade che vorranno percorrere o le strategie che riterranno necessarie per attaccare e risolvere le problematiche endemiche che soffocano Cerveteri. E’ chiaro che se dai loro programmi risultasse ancora una volta la volontà di riesumare quei progetti su cui sono già caduti quattro sindaci, dovranno mettere in conto che i cittadini di Cerveteri non intendono avallare col proprio voto scelte improponibili e ingiustificate. Prenderemo in considerazione soltanto chi fornirà indicazioni precise su scelte programmatiche che tengano conto delle caratteristiche del territorio e dei punti che costituiscono la vera forza di Cerveteri, dai quali non si può prescindere, agevolando lo sviluppo del territorio partendo dall’Agricoltura, dal Turismo e dall’Archeologia, che, se inquadrati, sostenuti e programmati adeguatamente, darebbero la certezza di un ritorno economico diverso dal fumo di paglia costituito dalla realizzazione di un Centro Commerciale. Ospedali, campi sportivi, teatri, università, case e lavoro per tutti, sono slogan sentiti troppe volte per farci abboccare ancora ed è inutile proporli. Strade pulite e senza buche, giardini curati e fioriti, servizi efficienti e adeguati al numero degli abitanti, controllo del traffico, maggior sorveglianza nei parcheggi, maggiore attenzione all’abusivismo edile, predisposizione di piani per incentivare le potenzialità turistiche della costa e della Necropoli arrivando a chiudere, una volta per tutte, il contenzioso con la società Ostilia obbligandola al rispetto degli accordi derivanti dalla convenzione stipulata il 20/12/1991 (ventuno anni!!!!) anche a costo di ricorrere al sequestro conservativo dei beni. Ecco cosa ci aspettiamo, non la luna, ma l’ essenziale  per vivere civilmente e se a tutto ciò si aggiungesse la volontà politica di informare i cittadini prima delle elezioni circa i nominativi degli Assessori e dei Delegati incaricati di gestire i singoli punti dei programmi indicando tempi e priorità delle realizzazioni, gli strumenti e le risorse da utilizzare, saremmo già soddisfatti e avremmo la dimensione di una volontà vera di cambiamento, qualsiasi altra cosa darebbe il via alle solite inutili chiacchiere di circostanza radicate da decenni in quel di piazza Risorgimento per far rimanere tutto com’é. Il nostro impegno di elettori sarà quello di conferire il preziosissimo voto dopo aver vagliato attentamente i singoli programmi e l’attendibilità dei candidati, tenendo conto dei loro trascorsi, decidendo, poi, chi votare. Si ripropone il solito duello, ma questa volta deve vincere l’intelligenza dell’elettore.