CIVITAVECCHIA – Il tempo inclemente ha sollecitato critiche gratuite ed ingiuste, attraverso comunicati di persone comandate, associazioni ad hoc, esponenti della variegata frammentazione politica cittadina in cer-ca di visibilità ad ogni costo, compreso l’esponente massimo, il deputato Tidei che ha criticato le difficoltà riscontrate in alcune scuole circa l’accensione dei riscaldamenti per i tubi esterni gelati e dimenticando che delle stesse ha competenza la sua compagna di partito, l’ottima assessore Stella. Occorre ben distinguere la comunicazione istituzionale dalla spiccia propaganda politica, mettendo i cittadini nella condizione di saper distinguerli, evitando che il comunicato di un sindaco, un assessore o una qualsiasi istituzione sia messo alla stessa stregua del grido sguaiato. Ne va del prestigio della nostra comunità e degli organi democratici. Buon senso dovrebbe suggerire di far fronte comune in tali occasioni, seppur di medio-bassa gravità, invitando i cittadini, ognuno per il proprio ruolo, ad aumentare la collaborazione alle istituzioni ed il rispetto verso le stesse. E soprattutto ricordando che esiste la responsabilità personale delle azioni di ognuno di noi. Quindi sta a noi valutare se mandare a scuola i figli o uscire con l’auto sprovvista di catene, limitare gli spostamenti, predisporre scorte minime alimentari, aiutare i vicini e gli anziani, senza delegare a terzi decisioni soggettive. Assistiamo al contrario ad una quantità esagerata di critiche rivolte alla istituzione Comune, ai servizi comunali, agli organi che collaborano, agli enti pubblici e privati, espressi in maniera ambigua come se ci fosse una netta linea di confine fra chi deve offrire soluzioni e/o risolvere i tanti problemi della città e tutti gli altri abitanti, che io raffiguro come una offesa a tutti i lavoratori. L’assessore Pierfederici e chi ha collaborato con lui nella emergenza, pubblici e privati, hanno ridotto ai termini minimi le difficoltà e le va dato merito, anche in questa situazione, come avvenuto nelle altre. E’ naturale che qualsiasi “piano neve” deve essere calato nella pratica, ancor di più in una città con precipitazioni di neve rare e seguite da temperature sottozero come accaduto da noi, però, in gran parte delle città il “piano neve” viene affidato alle aziende di raccolta rifiuti perché, di base, hanno i mezzi per trasportare uomini e mezzi ai quali applicare le pale meccaniche per la rimozione, oltre alla conoscenza del territorio da parte del personale. Quindi basterebbe ogni anno revisionare le pale meccaniche, e verificare le scorte di sale e sabbia. Al più si predisporre un bando per il reclutamento di qualche decina di giornalieri e tenere in magazzino indumenti, pale, caschi e quanto necessario, e indico attenzione su quest’ultimo punto per i possibili peggioramenti di tempo annunciati fra giovedì e domenica. Per un’azienda raccolta rifiuti seria e ben rodata son cose facilissime da predisporre e mettere in pratica.
Antonio Manunta