“Ma quale riqualificazione se si cancella la storia?”

fontana piazza calamattaCIVITAVECCHIA – Certo forse c è chi vorrebbe abbattere il Colosseo e farci un bel parcheggio multipiano  ….ma rischia l’internamento psichiatrico! Invece a Civitavecchia chi vuole rimuovere il pluricentenario lavatoio dell’ospedale di piazza Calamatta non rischia proprio niente. Il 14 maggio 1943 le fortezze volanti angloamericane, alle ore 15,30, giunsero dal mare compiendo il primo di 87 micidiali bombardamenti  che provocarono la morte di migliaia civili e militari, distruggendo inoltre, e per sempre, il cuore antico di questa città. Quando si parla di creare una cittadella della cultura, bisognerebbe  tenere bene  a mente che non può esserci cultura di nessun genere  e in nessun modo se il culto della cultura viene scisso dallo studio, e anzi, direi proprio dalla venerazione della storia delle proprie radici. E dunque si vuole eliminare l’antico lavatoio perchè “disturba” la riqualificazione dell’area del giardino di piazza Calamatta in stile Kandisky,  giardino destinato alla ricreazione di bambini, nonni e genitori e anche ragazzi, i quali tutti si suppone trarrebbero gran frutto e sollazzo dalla contemplazione di “quadrati, triangoli e strisce per terra” (in proposito  si rammenti che dopo la catastrofica installazione della fontana “en plen air” divenuta trappola micidiale e ricettacolo di ogni genere di immondizia, alla fine di corso Centocelle, si dovette correre finalmente ai  ripari trasformandola in più accettabili e sicure aiuole). Chi ha orecchie per intendere intenda.

Giulio Di Giovanni