CIVITAVECCHIA – Ma Goglia crede davvero di rendere un buon servizio alla città riempiendo i fogli di carta di tante sciocchezze? Noi riteniamo di no, e che lo faccia unicamente per veder comparire sui giornali telematici, molto raramente sulla carta stampata, i suoi proclami ironici pieni di virgolettati, di parentesi e di punti esclamativi e interrogativi. Generando una prosa peraltro poco apprezzabile.
Con la quale tuttavia si compiace di dare la patente di patetici a noi, anziché riflettere, dopo un attento esame di coscienza, se darla semmai a sé stesso per la sua tendenza ad ergersi a giudice implacabile dell’altrui operato, a sminuire e a schernire.
Premesso che nulla abbiamo voluto giustificare perché nulla era da giustificare, abbiamo forse sprecato il nostro tempo a dare spiegazioni a persona che non intende calarsi nei meccanismi della amministrazione della cosa pubblica, nè tantomeno usare la più elementare onestà intellettuale.
Noi riteniamo che il suo sia l’atteggiamento qualunquista di chi è consapevole del fatto che l’informarsi scrupolosamente di quanto avviene, il calarsi nei problemi, il prendere coscienza delle difficoltà che si trovano ad individuare soluzioni ai problemi che si presentano in ogni campo della vita sociale sia molto più complicato e laborioso che scegliere la via più facile, quella preferita da chi, attraverso la denigrazione del laborioso impegno degli altri, persegue l’obiettivo della facile conquista della notorietà.
Noi del Polo civico difendiamo il lavoro dell’Assessore alle Manutenzioni Mauro Campidonico, che merita la massima stima in quanto dovendosi cimentare ogni giorno con il difficile impegno che l’Amministrazione Comunale gli ha affidato, e dovendo onorare il buon nome del nostro Movimento Politico, li assolve entrambi pienamente. E dovendo rispondere alle strampalate valutazioni di pochi disfattisti, dovendo confrontarsi con la penuria di risorse, dimostra di essere un’ottima persona, un eroe qualunque dei nostri tempi. Che anche dove incontra serie difficoltà e resistenze cerca di superarle, si impegna per cercare di cogliere comunque dei risultati. E infatti se non si comportasse in questo modo, con competenza e tenacia, avrebbe già abbandonato il campo a persone come lei, che si appagano di assumere atteggiamenti critici e in essi esauriscono la loro funzione.
Crediamo, infine, che gli uomini e le donne con la loro personalità, il loro lavoro e la loro esperienza si dividano nelle due diverse schiere di coloro che procurano la fortuna o invece il tracollo del contesto sociale in cui operano. E che l’attuale Assessore alle manutenzioni appartenga a buon diritto alla prima schiera.
Il Consiglio direttivo del Polo civico