LADISPOLI – Le associazioni che fanno parte della rete “Cittadella della solidarietà” rinnovano la richiesta di individuare una sede idonea per le numerose e complesse attività sociali che vengono svolte dai loro volontari in favore della fascia della popolazione più svantaggiata della nostra comunità.
In particolare in relazione all’assemblea pubblica tenutasi sugli “Stati generali dei servizi sociali” ed alla disponibilità dimostrata in quella sede dall’Assessore ai servizi sociali, si rammenta che le Associazioni scriventi hanno esigenze diversificate e complesse:
1. Animo e Humanitas hanno bisogno di un locale ampio, dove conservare sia alimenti che abbigliamento ed altri generi di prima necessità per nuclei familiari con bambini e senza, da suddividere secondo le diverse tipologie di bisogno;
2. Pixi e la Metamorfosi hanno necessità di un locale dove svolgere attività di accoglienza ed ascolto per giovani ed immigrati a rischio di emarginazione sociale, locale da condividere con Animo e Humanitas per l’accoglienza dei nuclei familiari da prendere in carico. Tali ambienti dovrebbero essere vicini per evitare un aggravio del lavoro dei volontari.
L’Associazione Libera e il Sindacato SPI/CGIL usufruiscono già di una sede, ma offrono un supporto con le loro iniziative e servizi alla rete del progetto “ Cittadella della solidarietà” che ricordiamo essere aperto ad ogni ulteriore adesione.
Si rammenta infine che fra le proposte avanzate dalla rete delle associazioni scriventi c’è anche quella del supermercato sociale, luogo polifunzionale, di incontro e socializzazione, aperto anche ad altre fasce della popolazione, affinché la solidarietà non sia solo assistenza ma anche occasione per rafforzare la coesione sociale, contro ogni individualismo e solitudine.
Riteniamo pertanto di avanzare la nostra proposta di utilizzo sia per il centro di Viale Mediterraneo che per i locali di Via Milano.
Inoltre da un monitoraggio delle nostre associazioni risulta necessario disporre al più presto di una piccola struttura alloggiativa (appartamento di 2/3 stanze) per l’accoglienza di emergenza di persone che finiscono per vari motivi in strada e che vanno aiutate prima che si cronicizzi la condizione di “senza fissa dimora” che porta in breve tempo a perdere ogni speranza di recupero.
Invitiamo infine l’Amministrazione a predisporre un bando pubblico, dando priorità in trasparenza alle associazioni che operano nei servizi sociali, in considerazione di quella emergenza sociale che abbiamo già e più occasioni denunciato e per valutare i bisogni del territorio.
Ida Rossi – Per la “Cittadella della solidarietà”