“Indifferenza totale verso i parenti affamati di notizie”

CIVITAVECCHIA – Lettera in Redazione di Gioia Re:

“Nord, sud, siamo tutti figli dello stesso Dio. Discriminati dal sistema Italia che nei giorni del Corona Virus, ha fatto quadrato intorno al governo impegnato a salvare la faccia giocando in difesa, con colpi di decreti.
Le interminabili maratone televisive, finestra di virologi, tecnici della Protezione Civile, esperti, hanno convinto noi Italiani a digerire lo slogan ‘Io resto a casa’.
Chiese chiuse, nessun funerale, né supporto spirituale utile nei momenti difficili per alleggerire gli animi affranti
Piatto forte, gratis naturalmente, la conta dei morti, e migliaia di bare in partenza per i forni crematori di tutta Italia.
Angoscia, terrore verso il Nemico invisibile, abbattutosi sulle nostre teste come la spada di Damocle.
I più penalizzati nella kermesse del dolore gli anziani, ospiti di case di riposo RSA.
Chi è sopravvissuto nella partita dei tamponi, che hanno segnato il punto della vittoria, ha diritto di rivedere la luce dopo il grande freddo affettivo, e tre mesi di isolamento forzato.
Sul fronte delle ASL, operative h 24 nel trasferimento di pazienti covid, nei vari centri nati come funghi, indifferenza totale verso i parenti affamati di notizie, spiegazioni. ‘Protocollo regionale, noi decidiamo, noi trasferiamo’.
Siamo in democrazia o sotto dittatura? La risposta è nell’atteggiamento arrogante delle istituzioni.
Favorito di turno il fai da te; denunce delle associazioni familiari, migliaia di firme raccolte, bagarre infinita: sarebbe bastato tra i tanti dirigenti freschi di nomina uno a disposizione del rappresentante di categoria, designato dai parenti.
Eccoci arrivati a giugno, dopo un percorso irto di spine, ancora in attesa di aggiornamenti, normative.
Unico nutrimento per gli occhi, la ridicola video telefonata, in cui si inquadrano, muro della stanza, armadio, e se ci scappa il viso affranto del nostro caro, accompagnato dalla parola suggerita dal personale…. Ciao, Ciao!
Contagi diminuiti, occhio del governo e dell’informazione, meno vigile.
Gli anziani poco interessano, sono un gran fastidio, necessitano di attenzione e con il personale ridotto a lumicino, nei giorni di crisi, un bel rebus.
E’ ora di riabbracciarli, metaforicamente parlando.
Prima del corona virus, l’Istat con le sue lunghe liste di dati, li definiva pilastri, paladini della famiglia anche in termini economici, vista la precarietà del lavoro.
Insomma, si vive, si muore, ne siamo tutti consapevoli, ma almeno lasciateci la dignità della scelta”.

Gioia Re