“In ricordo di Enzo Centurioni, grande cuore civitavecchiese”

CIVITAVECCHIA – Spettabile Redazione,
vorrei parlarvi di Domenico Centurioni (detto Enzo) con la compostezza e serietà che si addice a chi è chiamato a celebrarne la memoria, a dieci anni dalla prematura scomparsa.
Vorrei, cosa che potrei, per aver condiviso un numero imprecisato di esperienze, impostare un significativo elogio basato su l’impegno dell’uomo nel sociale (Consigliere prima e poi Presidente della locale Sez. Avis – Consigliere della 1^ e poi della 2^ Circoscrizione – 1° Presidente del Centro Sociale “Anna Magnani”) o nell’organizzazione di manifestazioni e momenti ludici cittadini (La lumacata di San Giovanni -Il Palio Saraceno – Io Faro Carnevale) ma, la mia memoria si rianima sopratutto riproponendomi una ridda di esilaranti aneddoti che lo riguardano.
Gli anni dal’80 al 2002 ci hanno visti “compagni” e “compari” nell’elaborazione – lavorazione e condivisione di una marea di iniziative che, in un fantasmagorico gioco delle parti, riuscivamo a portare a compimento, anche forzando gli animi più pigri e riottosi.
…Enzo, un guascòne civitavecchiese nella postura e nella dialettica, un anarchico refrattario a ogni cavilloso impedimento o ostacolo al progetto che andava sposando.
Un Uomo dalla memoria elefantiaca che lo rendeva storico della quotidianità e delle tradizioni della sua amata Civitavecchia.
In un cassetto della memoria, ancora oggi, porto il ricordo di un sassolino e del momento in cui me ne veniva fatto dono, con quel sassolino della terra civitavecchiese, in quel preciso istante, venivo riconosciuto dall’amico Enzo come figlio adottato dalla sua amata città e, se penso al sampietrino della 3^ Strada che ha voluto portare con sè nel luogo dell’eterno riposo, posso ben capire la forza emotiva contenuta di quel semplice dono, la forza di un grande “cuore civitavecchiese”.
Un vero amico lo si ricorda ogni qual volta te ne è data l’occasione e io lo faccio non solo con piacere ma anche con l’onore di averlo conosciuto, quell’onore che un intero quartiere, Cisterna faro, ha condiviso nel rendergli l’ultimo saluto esponendo il proprio stemma listato a lutto e ottenendo la titolazione del parco So.La. alla sua indimenticabile persona.
Un rammarico… il non essere riusciti a mantenere una promessa: quella che la 20^ edizione di “Io faro Carnevale” sarebbe stata a lui dedicata.
Ciao Enzo

Sebastiano Petrarolo