CIVITAVECCHIA – Egregio Direttore,
rispondo brevemente all’articolo di Vittorio Petrelli sul rinnovo dell’Autorità portuale e sulla sua richiesta di una obbiettiva analisi politica per proporre una candidatura condivisa.
Operazione giusta, se come dice Petrelli non si vuole lasciare la scelta a palazzi romani.
Non posso che essere d’accordo con l’amico Vittorio,che spero condivida con me, come molto spesso, in un recente passato, e non solo per l’Autorità portuale, la politica si è ridotta a pura dimensione di puro potere e pura autorità.
Molto spesso una vera e propria assenza di vivere politico, di partecipazione collettiva ha contribuito alla non definizione degli interessi generali.
Se si osserva l’andamento delle partecipate del comune ,si comprenderà come, le scelte di dirigenti e amministratori siano state fatte, non per capacità e merito, ma per la vicinanza con il potere di turno, in molti casi anche romano.
In diversi casi la politica si è rivelata un vero affare privato, non certo interesse pubblico; un luogo del compromesso e dell’autoconservazione.
Potrei elencare scelte che hanno portato allo sfascio ed al fallimento aziende, per l’invasività e la tracimazione della politica in scelte che dovevano essere fatte in base alle capacità, alle competenze.
Diciamoci la verità in questa città le differenze sono aumentate non in base merito, ma in base ai privilegi, che molto spesso la politica ha utilizzato impropriamente.
E che hanno fatto di questa città una città mediocre.
Per scegliere un presidente di una Autorità portuale i criteri sono semplici: competenza capacità, merito, professionalità; aggiungo io, pur non essendo un leghista estremo, che sia possibilmente di Civitavecchia per rendere finalmente operativa la sinergia tra porto e città, tra territorio e turismo che determinerebbe lo sviluppo di una intera regione.
La politica ha, o meglio dovrebbe avere un ruolo determinante nelle scelte; molto spesso è stata purtroppo deleteria. Forse in questa occasione sarebbe bene ascoltare anche le imprese che dello sviluppo del porto sono state le protagoniste del suo sviluppo. E forse da loro potrebbe venire la giusta indicazione
Tullio Nunzi