CIVITAVECCHIA – L’ennesimo sequestro, questa volta degli atti relativi all’assegnazione delle 40 casette del “villaggio della solidarietà”, effettuato su ordine della Procura di Civitavecchia, segue e fa il paio con molti altri precedenti sequestri, blocchi di cantieri e relative indagini sugli atti e le attività della Amministrazione che governa la nostra città.
Lungo sarebbe l’elenco dei blocchi dei sequestri e delle indagini, Via Pinelli, Via Bramante, P.zza 24 maggio, la Marina oltre alla indefinibile situazione relativa ai lavori del vecchio mercato, le cui dannose e deleterie incapacità gestionali e amministrative, sono tutte ricadute negativamente sia sui commercianti mercatali sia su tutti gli esercizi commerciali del centro storico, oltre che sulle economie e vuote casse comunali.
A ciò andrebbe anche aggiunto molto d’altro su cui, per brevità, basti citare come la creazione della Holding HCS, “panacea” di tutti i problemi delle municipalizzate, altro non si è rivelato che quell’inutile e costoso carrozzone, che chi con buon senso e non certo per essere i signor no, prevedeva che sarebbe stata, già prossima al fallimento, ancora prima di essere completamente attuata, perché gestita da una amministrazione dispensatrice di prebende, incarichi in consigli di Amministrazioni e gravata da irrazionali assunzioni di amici degli amici.
In questo stato di cose è vitale che il centrosinistra svolga appieno la sua funzione per rinnovare il fare ed essere della politica, restituendogli dignità, e assumendo il ruolo di attrazione e aggregazione delle energie e intelligenze sane, propositive e positive presenti nella città, chiudendo questa pagina buia della personalizzazione, del liderismo, o forse meglio dell’appecoronamento, a cui questo centrodestra da anni al governo sta sottoponendo la città e la politica.
Certo è che “il cambiare tutto per non cambiare niente” non può e non deve essere il nuovo “gattopardismo” del centro sinistra che necessita invece di delineare nuovi percorsi e metodologie di apertura e aggregazione, proprie della sinistra e del centro sinistra, che ristabiliscano il ruolo di servizio, non di asservimento, della politica, nella primaria funzione che si esercita, attraverso gli eletti, nel ruolo e nella funzione del Consiglio Comunale, organo e strumento in cui il dibattito dovrebbe essere finalizzato al benessere degli Amministrati e non degli amministratori.
Quindi per questi contenuti, per quello che essi rappresentano e si portano dietro, quali valori assoluti della politica espressione di una sana società civile, ritengo che i rapporti tra le forze del centro sinistra abbiano ad essere più stretti e frequenti, per verificare sino in fondo, con piena disponibilità, le possibilità di una seria, reale e leale aggregazione che ponga fine, nell’interesse di Civitavecchia e dei suoi cittadini, a questa buia parentesi oscurantista che sta vivendo la nostra città.
E’ però essenziale che ciò avvenga fuori, davvero, dai vecchi schematismi, senza pregiudiziali o riserve incrociate, ma come condizione necessaria del centro sinistra tutto, di essere reale protagonista del cambiamento vero, per una economia e sviluppo reale e sostenibile dal territorio, per ridare serena e corretta vita sociale e amministrativa alla città, rendendo giusta rappresentatività e dignità alla politica.
Franco Boriello – iscritto Sinistra Ecologia e Libertà Civitavecchia