CIVITAVECCHIA – Oggi ho davvero un grande fastidio che mi contorce le budella.
Il nostro eminente sindaco ha pensato bene di dire la sua su questo argomento. Visto che l’ha fatto lui, anche io dico la mia (in fin dei conti godo degli stessi “benefici” di cittadinanza).
Sono un impiegato che, grazie a Dio e non certo al mio caro sindaco, ha per ora la certezza di uno stipendio di circa 1.700,00 euro netti al mese. Sono coniugato e Nostro Signore m’ha fatto il meraviglioso dono di tre (leggasi tre!!!) splendidi angeli, miei eredi.
Tutti e tre sono in età scolare.
Bene. Secondo la tabella del comune io “dovrei” pagare per la mensa del primo da un min. di 470,00 ad un massimo di 970,00euro.
Per il secondo il 20% in meno, mentre la terza (in età da asilo nido) mi “costerà solamente” 300,00 euro al mese per un asilo privato visto che quelli comunali sono inavvicinabili (piccola polemica gratuita).
Considerando che lo scorso anno, per la stessa mensa ho pagato 300,00 euro per il più grande, nella migliore delle ipotesi pagherò quindi il 56% in più a retta. Nella peggiore il 323%.
Rimango per un attimo attonito a contemplare le percentuali, invito tutti a fare lo stesso.
Poi ovviamente ci saranno i libri, i grembiuli, i colori etc.etc.etc.
La considerazione mi sorge spontanea: Sig. Moscherini, lei ne ha di figli? Ha mai portato avanti una famiglia di 5 persone con 1.700,00 al mese(e ripeto: meno male che ci sono!!!)?
Cosa faranno mangiare ai miei figli se davvero dovessi pagare quasi mille euro ciascuno? Tutti i giorni filetto di pesce spada come minimo, mi auguro, e non mortadella come spesso capitava lo scorso anno.
Considerazione finale: La scuola dell’obbligo è un diritto di ogni figlio nato in questo paese. Dare la possibilità ad ognuno di vivere decorosamente è un dovere di ogni stato (ed amministrazione dello stesso) di diritto che possa definirsi tale.
Per questo i miei figli mangeranno a casa. Anche se lei non è d’accordo.
La crisi, sig. sindaco, non esiste solo per le amministrazioni e per gli stati. Tutt’altro. E’ innanzi tutto su noi cittadini che grava. Appesantire oltremodo l’imposizione fiscale o tributaria allevia il bilancio del comune da lei guidato ma non permette a chi vive nel mondo reale di continuare a farlo.
E a proposito della piaga della disoccupazione: Ma l’enel, con la centrale Tvn, non doveva risolverci il problema definitivamente?
Cordiali saluti.
Patrizio Carlini