“I Consiglieri devono esprimersi anche su merito e competenze”

comuneCIVITAVECCHIA – E’ da apprezzare il patto tra giovani consiglieri, neo eletti del centrosinistra sull’impegno del rispetto di alcuni punti del programma, punti che riguardano in particolar modo tematiche relative ai giovani.
Apprezzo questo loro patto, ma invito i 7 consiglieri ad esprimersi anche su un altro punto a mio avviso determinante, sia per lo sviluppo della città, sia per lo sviluppo delle imprese sia per ridare speranza ai giovani.
Il tema del merito e delle competenze: tema che a mio avviso stranamente non ha avuto un spazio adeguato durante la campagna elettorale.
Prima di tutto il costo del non merito, ha determinato una classe dirigente mediocre; molto spesso non preoccupata del futuro delle imprese ma bensì preoccupata di preservare se stessa.
Le differenze di questa città sono aumentate non in base al merito, ma ai privilegi.
Secondo perché un impegno dei giovani consiglieri, affinchè, in quelle che sono aziende create per lo sviluppo(ahimè da quello che si apprende dai giornali in condizioni economiche tragiche), nei loro cda, nei posti di rilevanza,vengano scelte persone in base esclusivamente a dei curricula, a capacità e competenze, permetterebbe di riattivare quell’ascensore sociale, ad oggi bloccato per i giovani.
Molto spesso, infatti queste scelte sono state fatte per, a vicinanze politiche, piuttosto che a reali capacità.
La politica è determinante per favorire, con riforme, processi economici, ma non entrandovi direttamente, né deve essere pervasiva e tracimante; la politica deve avere forme di rappresentanza, e non controllo di ampie fette del sistema produttivo.
Una presa di posizione dei consiglieri (e non solo loro) in questo senso, darebbe fiato alle imprese, darebbe speranza ai giovani,permetterebbe di creare una classe dirigente, basata su capacità ,meriti e competenze,e metterebbe fine a quell’estetismo
della fedeltà,che è terminologia frusta non in grado di parlare a chi ha meno di 30 anni.

Tullio Nunzi