CIVITAVECCHIA – L’Aia il Sindaco l’ha firmata da solo, non è stata Sel a fargliela firmare.
Questo l’hanno capito pure i sassi, meno il Sig. Gari della Cisal.
Il Sindaco è stato sfiduciato anche da Sel proprio perché, fra le altre cose, non voleva riaprire l’Aia. Sembrerebbe quindi che al Sig. Gari tra le altre cose, sia sfuggito pure che il Sindaco sia caduto e che rivesta ancora tale ruolo.
Ma forse no, altrimenti non si spiegherebbero i reiterati, scomposti e vaneggianti attacchi che da qualche tempo ci sentiamo arrivare da questo presunto sindacalista dell’ultima ora. Non crediamo derivino dal partito dell’Enel (come stranamente tiene a precisare il Gari) piuttosto ci pare facciano parte dello stesso prodotto confezionato e immesso sul “mercato mediatico” dopo la sfiducia al Sindaco, per offendere e screditare: un altro strumento (oramai spuntato) del medesimo mandante.
Riguardo alle critiche all’Enel, noi facciamo politica, non produciamo illazioni: non facciamo sconti a nessuno se produce inquinamento, difendiamo il lavoro, da qualunque parte provenga, ma solo quando si coniuga con la tutela dell’ambiente e rispetta la vita delle persone. Con l’Enel, in particolare, puntiamo ad un rapporto nuovo, paritetico e non più di mera sudditanza come è stato finora. Lo abbiamo sempre detto e scritto, anche nel Programma disatteso dall’ex sindaco.
E’ patetico ergersi a paladino della professionalità dei lavoratori dell’Enel e del suo indotto, nessuno sano di mente la metterebbe in discussione; al contrario, questa difesa non richiesta, puzza di arruffianamento lontano un miglio, motivo per il quale gli stessi lavoratori interessati dovrebbero diffidarne.
Ma è vergognosa anche la difesa d’ufficio dell’Enel, una difesa a prescindere, tout court, priva di una benché minimo dubbio che un’analisi storica, oggettiva seppur sommaria, rivelerebbe chiaramente, ossia che l’Enel ha preso dal territorio molto di più di quanto ha dato.
Il Sig. Gari ci definisce assurdi: quello che è assurdo è che il Sig. Gari, anziché fare il sindacalista, che è un ruolo difficile e per il quale bisogna essere all’altezza di farlo, sta facendo tutt’altro: per lui, diviene quindi geniale proporre di internalizzare lo scarico del carbone, operazione che non rientra nella mission di Enel in quanto eseguibile unicamente da una categoria di lavoratori appositamente autorizzati, mentre tace sui lavori, tipo le manutenzioni, che potevano essere fatte direttamente dal colosso energetico. Ma perché solo quello dunque?
Se al contrario ambisce alla politica, lo informiamo, qualora qualcuno non glielo avesse ancora detto, che a breve ci saranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Civitavecchia. Per noi è’ quello il vero terreno di confronto.
Pierfranco Peris – Segretario Circolo Sel di Civitavecchia