“Fuorvianti le contestazioni della minoranza a S. Marinella”

castello s. severa2SANTA MARINELLA – Spettabile Redazione,
desidero formulare alcune osservazioni su i due argomenti: area inquinata e Castello di Santa Severa sollevati dalla corrente di opposizione del Comune di Santa Marinella.
Il primo argomento si riferisce alla protesta dell’opposizione per l’esclusione della località di Santa Marinella dai tabelloni luminosi in cui sono riportati i dati sulla qualità dell’aria di varie località. L’esclusione di Santa Marinella è conseguente ad una mia diffida a persistere in questa dannosa campagna di discredito di una località turistica in quanto l’analisi è tecnicamente imperfetta.
Tengo a precisare che la difesa della natura è un impegno vitale che purtroppo è stato fuorviato da un utilizzo politico che ne stravolge la finalità, ne consegue che non è facile comprendere quanto è demagogia senza una adeguata conoscenza scientifica. Nel caso in esame è noto che la massima parte del pulviscolo atmosferico nelle nostre zone è di origine naturale e non antropica. Quelle valutazioni in questo caso, quindi, erano perlomeno dubbie, mentre era certo il conseguente danno economico per una località turistica. Più volte ho esposto queste argomentazioni, ma alcuni cittadini mi sembrano come quelli che preferiscono tagliarsi i testicoli pur di fare dispetto alla moglie o meglio creare uno stato d’ansia.
Il secondo argomento è come utilizzare il Castello dopo aver speso 14 milioni per il restauro finalizzato. Per simili spese folli siamo giunti al disastro economico attuale. Da libero cittadino non timorato da un Dio ma desideroso di vivere in una comunità cosciente vi sollecito a non farci più abbindolare come gonzi con motivazioni fuorvianti, ma chiediamo a chi responsabile “come e perché sono stati spesi”.
Dal mese di luglio a noi pensionati riducono la pensione di diverse decine di euro al mese e se da un lato ammiro Monti che in modo democratico ha fatto quello che fece Mussolini durante le sanzioni, dall’altro il contributo mi ha reso più sensibile agli sperperi. Di conseguenza ripropongo il quesito: com’è possibile spendere 14 milioni di euro pari ad oltre 27 miliardi di vecchie lire per il restauro del Castello di Santa Severa; importo di gran lunga superiore al suo attuale valore di mercato ed alla fine sei persone sono rimaste senza lavoro. Con quei soldi, quante attività redditizie sarebbero sorte nell’operosa Regione Emiliana od in altre zone industriali e quante persone avrebbero potuto trovare lavoro?
Il colmo è che gli autori dell’investimento invece di esporre orgogliosi le finalità dell’opera completata, brillano per la loro assenza e noi, come i polli manzoniani, litighiamo cosa fare. Ormai neanche un Marchionne riuscirebbe a valorizzare i soldi consumati. Quello che però in questo caso mi desta meraviglia è la politica dei nostri concittadini ritenuti fra i più duri e puri. Posso capire, ma non giustifico gli attuali amministratori, però che l’opposizione faccia orecchie da mercante è contro ogni religione. Non si addice per chi abbraccia una fede dura e pura anche se alquanto obsoleta per mancanza di un nuovo profeta.

Aurelio Naso