“Fumi in Porto: ma chi controlla?”

inquinamento portoCIVITAVECCHIA – Nel pomeriggio di ieri si è presentata agli occhi dei civitavecchiesi una scena triste e orripilante. Per buoni 20 minuti, una nave da crociera ha combinato quello che vedete nelle foto sotto
All’inizio dell’estate, sono stato convocato in CdP a seguito di alcune denunce che avevo fatto, sulle emissioni pestilenziali di alcune navi traghetto che ormeggiano a 500 metri in linea d’aria da casa mia. Arrivato negli uffici della Capitaneria di Porto, il gentilissimo STV Campagna, mi ha spiegato che, dopo le 15 (orario di ufficio), la sorveglianza dell’intero scalo era affidata a solamente 5 addetti. In caso di incidente in mare, la sorveglianza rimaneva in carico al solo Nostromo, poichè gli altri dovevano adoperarsi nei compiti di soccorso o quant’altro.
Il militare, quindi, mi sottolineava l’importanza dell’azione dei cittadini nella segnalazione alla CdP di emissioni di fumi non accettabili da parte delle navi ormeggiate nello scalo.
Quindi, per stessa ammissione della Capitaneria di Porto di Civitavecchia, l’azione di controllo dei cittadini assume carattere di indispensabilità.
Spero che a nessuno sia sfuggita la gravità di questa affermazione…a me no.
Qualcuno dirà: “ma lo scalo cittadino è disseminato di telecamere! Ci sono gli occhi elettronici, a che servono quelli dei cittadini che magari hanno di meglio da fare che stare tutto il giorno a guardare il porto?”.
L’obiezione, ovviamente, è plausibile; tanto è vero che la feci anche io in quella sede. Sembra, però, che la maggior parte delle telecamere sia gestita dall’Autorità Portuale e che, la CdP, faccia di volta in volta richiesta delle immagini incriminate all’AP.
Converrete con me che il meccanismo è alquanto contorto e getta un’altra possibile responsabilità sull’Autorità Portuale: se la maggior parte delle telecamere è in gestione all’ente che governa il porto, che evidentemente le usa al fine di garantire la sicurezza dello scalo, perchè la stessa Autorità Portuale non viene ufficialmente investita del compito di controllare e segnalare alla CdP comportamenti non a norma da parte delle navi ormeggiate, in arrivo o in partenza? Non ci risulta infatti che l’AP abbia la carenza di personale che affligge la Capitaneria di Porto. E se l’investitura ufficiale non arriva (in questo elefantiaco paese…ma figuriamoci!) perchè il controllo non è un moto spontaneo dell’Autorità Portuale nei confronti della salute dei cittadini e dei lavoratori del porto stesso?
Forse perchè altrimenti gli armatori si arrabbiano? Ma la salute delle persone e dei lavoratori, non veniva prima di tutto?
Ma d’altronde….qui stiamo ancora aspettando il rispetto delle prescrizioni VIA risalenti al 1997 che….ooops! Mi fanno notare dalla regia, che l’attuale amministrazione dell’AP non era in carica nel 1997 e neanche nel 2003.
Quindi per quelle prescrizioni, bisogna chiedere ad altri.

Antonio Cozzolino – Comitato NessunDorma