“Forno crematorio: comunque vada il ricorso non abbasseremo la guardia”

CIVITAVECCHIA – Come noto, oggi è il giorno dell’udienza al Tar sul ricorso del Forno Crematorio Industriale.
Per mesi abbiamo taciuto, abbiamo assistito alla solita passerella su cui, nel momento in cui sembrava che il forno Crematorio venisse sequestrato, hanno sfilato figuranti di ogni tipo.
Così non è stato, la Magistratura non ha sequestrato l’impianto e oggi si terrà la tanto agognata Udienza al Tar, la quale ci lascia ben sperare che possa iniziare un iter diverso da quello voluto e approvato da Cozzolino e la giunta del 5 stele, i quali a breve dovranno loro malgrado giustificare i motivi del grande affare Milionario per pochi e seriamente compromettente per l’intera città.
Indubbiamente potrebbe anche accadere che il Tar rigetti le motivazioni del ricorso, in quel caso si sappia che essendo stati NOI (e pochissimi altri) i fautori, propositori e sostenitori della denuncia, del Ricorso e di quasi tutte le iniziative svoltesi al fine di impedire la realizzazione dell’ennesima fonte di inquinamento…
Ebbene, comunque vada e nell’eventualità di Rigetto delle motivazioni, NOI non abbasseremo la guardia, ci assumeremo le nostre responsabilità e per quanto ci riguarda, continueremo ad essere in prima linea affinché la prossima Amministrazione inserisca nel programma Elettorale (E RISPETTI) le priorità (Occupazione, Casa, Ambiente ecce ecc.) che questa MARTORIATA città chiedeva a gran voce nel 2014 ed alla quale tutto sarebbe servito men che essere INGANNATI dai 5 stelle e dall’ex ambientalista Cozzolino, al quale ad oggi possiamo attribuire solo ottimi affari per pochi. (Enel, Crematorio, e altre strutture di cui la città verrà probabilmente privata Sgr, Fiumaretta, Arena Pincio ecc ecc ecc, )
Non da ultimo, saremo costantemente impegnati affinché questa struttura non operi al di sopra delle richieste del nostro territorio (circa 100 annui) e non diventi un’altra FONTE nociva per la salute dei cittadini e di RICCHEZZA PER POCHI.

Roberto de Vito – In nome del popolo inquinato