“Evitiamo le solite strumentalizzazioni politiche e pensiamo alle aree artistiche-paesaggistiche”

CERVETERI – Ho deciso di intervenire sul tema perché non è la prima volta che cittadini spinti da buoni propositi vengono poi dirottati per propagande e campagne politiche.

L’ultima volta in occasione della protesta a Torre in Pietra del 17 giugno 2017 , contro le aree bianche individuate da Città Metropolitana, ma in piena campagna elettorale e durante il ballottaggio, i sindaci dimissionari, senza i loro sfidanti, sono stati fatti salire sul mezzo a dir la loro contro la Raggi.

Mentre noi, ma anche altri Comitati, in quella sede siamo rimasti esclusi.

In quella occasione il palco dato ai politici ha prodotto un nostro allontanamento per lavorare soli ed a testa bassa sul contrasto alle discariche. Mentre, ahimè, i sindaci dimissionari hanno potuto usufruire dell’ennesima campagna mezzo stampa e del finto e bugiardo appoggio alle cause ambientali.

Ma, analizziamo tutto con calma .

I comitati “Mobastapizzodelpreste” e “Fuori Pista” hanno proposto una serie di argomentazioni alle aree bianche che in larga parte anche noi abbiamo condiviso ed ampliato con delle nostre osservazioni , ma loro malgrado e senza colpa, hanno sbagliato sia i tempi che i canali comunicativi, in quanto, una protesta legittima deve rimanere apartitica e priva  sottolineo priva, di ingerenze politiche, di personaggi in campagna elettorale che predicano bene e razzolano male proprio sui loro territori.

L’esempio pratico: Nessuno di loro ha avuto l’ardire di urlare allo scandalo per dissentire all’atto che sancì il silenzio assenso per le aree protette, recentemente approvato dalla Regione Lazio.

Alessio Pascucci che ha annunciato la candidatura alle Europee con i Verdi con Italia in Comune, non ha manifestato il suo disprezzo però per l’approvazione dei nuovi piani di assetto delle aree naturali del Lazio attraverso il silenzio assenso, promossi da Vincenzi (PD) in commissione bilancio alla Pisana, mentre, i Verdi , il partito che lo appoggia alle europee , lo ha invece fatto ed anche in forma pubblica, apprendendo dal fatto quotidiano lo scellerato ma remunerativo piano del Governatore Zingaretti.

Sempre Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, ha ottenuto l’approvazione in consiglio comunale a maggio 2017 di un atto denominato “variante al PRG” che è certamente ed alquanto contraddittorio visto che prevede la costruzione di migliaia di metri cubi. Con il quale ha fatto campagna elettorale per essere rieletto, era su tutti i suoi libretti .. e come sempre su tutta la stampa.

Solo interesse personale e politico quindi, non una vera intenzione di protezione e tutela dell’ambiente.

Negli ultimi mesi ho studiato ed ho avuto spesso occasione di conoscere e confrontarmi proprio per questo argomento, la tutela ambientale, a me tanto caro, con l’architetto Bosi, dell’associazione VAS condividendo le sue motivazioni sui vizi di legittimità di questo atto, ed il ricorso al TAR proprio di quella Città Metropolitana Roma Capitale che oggi il Pascucci tanto contesta.

L’architetto Bosi vero motore contro le speculazioni economiche dei cementisti nel Lazio.

Ecco il link di uno dei suoi ottimi lavori: www.vasroma.it/vas-segnala-i-vizi-di-legittimita-della-variante-generale-del-prg-del-comune-di-cerveteri-adottata-in-luogo-del-piano-urbanistico-comunale-generale-pucg

Amici di associazioni e comitati, ci troviamo dunque, oggettivamente, in un campo minato, dal quale è bene uscire, proprio al fine di non implodere.

Chi non persegue i nostri obiettivi disinteressati non può rappresentarci , e neanche dividerci.

Pertanto, al fine di agevolare i nostri obiettivi comuni di salvaguardia e tutela ambientale i passi necessari sono:

1) la dichiarazione di notevole interesse pubblico , che deve essere presentata da un consigliere comunale e votata dalla maggioranza del consiglio comunale -che ognuno di noi proporrà nei comuni che hanno requisiti e consiglieri disposti a sostenere la causa – la proporremmo per Cerveteri senz’altro:

2) una volta approvata, va indirizzata al MIBAC che aprirà una istruttoria;

3) tale eventuale ma caldeggiata delibera di consiglio comunale dovrà essere inviata a Città Metropolitana ed alla Regione – eventuale anche al Ministero Ambiente – che abbiamo già messo al corrente.

Dopodiché la conferenza interna dei Soprindententi del Lazio dovrebbe dare l’approvazione, ed emanare il decreto ministeriale che ci porrà definitivamente al riparo ed in difesa di atti legislativi successivi.

Portiamo a conoscenza gli Enti preposti che i cittadini tengono al proprio territorio facendo loro sapere che siamo determinati e seguiamo le corrette procedure, come, nel caso del IX Municipio di Roma per il Fosso della Cecchignola e del fosso di Fiorano.

E’ la Regione che oggi incastra la bellissima e preziosa città di Roma, obbligandola ad una apertura di una discarica. Incredibile ! E senza tenere conto di quanto Roma ha già dato nel passato ventennio proprio in questi termini con Malagrotta e non solo. Chi esulta per questo non ha a cuore l’ambiente.

Il resto delle linee guida del piano rifiuti regionale ci sembra essere migliore della discarica proposta a Roma, ma non essendo ancora pubblico, lo studieremo quando lo sarà e vi diremo cosa ne pensiamo.

Non possiamo pensare che un appoggio a chicchessia in campagna elettorale per le europee o di altro , possa essere il nostro cavallo di Troia, perché non lo è , esso è stato e sarà sempre ambiguamente e presumibilmente portatore di interessi speculativi del territorio , vedasi caso Ostilia del gruppo Bonifaci. O caso di cancellazione con un DDL degli usi civici o parte di essi.

Non è con la discarica a Roma che noi della Provincia dobbiamo e possiamo dormire sonni tranquilli.

Ogni comune, meglio se i piccoli in forma associata , devono contribuire a smaltire i propri rifiuti.

Ma come dice una stimata cittadina ambientalista: “il rifiuto è il prezzo del nostro benessere. Il nostro pensiero giornaliero sui rifiuti dovrebbe essere produrne il meno possibile. Pochi rifiuti = migliore vita. La produzione deve recuperare ed essere recuperabile, ridurre gli imballaggi e renderli riciclabili attraverso la frazione organica, attraverso il compostaggio aerobico, si può produrre del compost di qualità ottimo fertilizzante.

Ma tutto ciò prevede che alla base ci sia un’ottima raccolta differenziata spinta “.

Non possiamo allearci o farci strumentalizzare da chi sul proprio territorio questo non lo fa. Da chi nel 2013-14 urlava (sempre alla stampa) un altro patto tra sindaci per un impianto di riciclo e riuso comune (Cerveteri, Ladispoli, Santa Marinella, Tolfa) poi mai davvero perseguito, e fermato dal primo NO per un terreno senza formulare altre ipotesi, ma sempre comodo ahimè per i consensi popolari. O farci dividere da chi pur avendola sul contratto e pagandola non ha adempiuto a quella campagna informativa sulla RD, lasciando i propri cittadini in larga parte nell’ignoranza, non insegnando loro l’importanza del riuso e del riciclo. Non proponendo semplici, adeguati e sostenibili piccoli impianti per il riciclo di carta, plastica e vetro, che avrebbero portato un minor aggravio di costi di raccolta e trasporto rifiuti, un utile economico per il territorio, posti di lavoro, e risparmio sulla TARI.

Dobbiamo leggere i dati ISPRA che dicono che Cerveteri ha pubblicato dati differenti sul totale rifiuti persino dallo stesso Catasto urbano , dobbiamo capire perché ancora oggi non siamo neanche al 50% di una RD attraverso PAP anch’essa urlata mezzo stampa dal 2012.

Ma dobbiamo anche rivedere i costi di tutti questi appalti rifiuti ed igiene ed il loro numero di addetti oggi insufficiente.

Lavoriamo in forma volontaria per la cittadinanza senza farci mettere il cappello in testa da nessuno, la nostra libertà è la garanzia di un obiettivo che potrebbe garantire davvero quella tutela tanto decantata e voluta dai nostri padri costituenti.

 

Francesca TotoPresidente Associazione di volontariato Mamme Etrusche