“E’ la sconfitta di un sistema di potere”

civita liberaCIVITAVECCHIA – Vittoria piena. Il centro-sinistra torna al governo della città. Ha vinto Pietro Tidei, la ampia coalizione che lo ha sostenuto, un progetto convincente e i tanti cittadini che con un voto libero e consapevole hanno fatto la loro scelta. Ha perso un coacervo di forze che si sono unite attorno ad una discutibile idea del potere e della cosa pubblica, un programma troppo altisonante per apparire credibile, un incerto rispetto per le istituzioni e la legalità. Aggiungerei che è stata sconfitta anche una concezione della politica costruita attorno alla demolizione dell’avversario e la utilizzazione di un linguaggio teatralmente volgare. L’odio gettato a piene mani nella campagna elettorale (ed anche, pare, dopo di essa) non ha prevalso; l’arroganza e la presunzione non hanno affascinato.
E’ crollato un mito ed è un bene che i miti crollino. Solo così si possono fare seriamente i conti con le cose e la realtà. Ora inizia l’opera.
Il clima è quello mite e promettente della primavera.
I tanti giovani che si sono affacciati alla politica con il centro-sinistra rappresentano una seria speranza per il futuro e una bella sfida per la città. Si tratta di volti puliti non solo anagraficamente dotati ma che hanno mostrato già i tratti della competenza, del saper fare e del voler fare. Sono convinto che sta per aprirsi una bella stagione. Sarà necessario archiviare questa brutta campagna elettorale: la più velenosa che io ricordi. Si dovrà rammendare un tessuto sociale lacerato nel profondo dei suoi valori e della sua cultura e ritrovare le ragioni di una civile convivenza; si dovranno riaprire le porte del Comune alle forze sociali, alle organizzazioni sindacali, alle tante associazioni di volontariato , al modo della cultura. Tutto ciò con grande spirito di confronto ma nella chiarezza e senza confusioni.
Centro-sinistra e centro-destra non sono la stessa cosa. Questo deve essere un punto essenziale di partenza. Ciò non significa assenza di dialogo. Grande apertura ma anche piena consapevolezza che si rappresentano universi valoriali profondamente diversi. Il fallimento del governo cittadino delle così dette “grandi intese” o del così detto “governo del fare” sta anche in questo messaggio deviato: si può stare tutti insieme perchè in fondo siamo tutti uguali. Una politica vale l’altra: è sufficiente la buona volontà (per inciso è mancata anche quella!).
Non è così! Siamo diversi! I cittadini hanno colto le diversità ed hanno scelto.
Non perde solo il centro destra cittadino. Perde l’insieme del suo sistema di potere. Perde la Polverini, governatrice regionale, e perde Monti,presidente dell’Autorità portuale, il quale non ha voluto o potuto (in fondo non fa differenza!) svolgere un ruolo super partes. D’altro canto nessuno che svolge incarichi di natura politica può dirsi al di sopra delle parti. Non vi sono competenze neutre. Le competenze quando vengono messe al servizio di un progetto politico non hanno mai solo riflessi di natura economica ma anche culturale e sociale. La città ora aspetta dal nuovo governo risposte ai propri problemi. Sul centro-sinistra pesano grandi responsabilità. Occorre affrontare con determinazione il problema del lavoro. E’, insieme alla esigenza di proteggere il territorio e l’ambiente, la grande priorità. Le idee ci sono, la passione c’è, di capacità non vi è difetto. Penso che non manchi nulla. Con sentita partecipazione buon lavoro.

Piero Alessi