“Contro i vandali serve l’aiuto dei cittadini”

vasi distruttiCIVITAVECCHIA – L’estate è ormai alle sue ultime battute e pian piano sta lasciando il suo posto all’autunno, che per molti aspetti presenta delle caratteristiche altrettanto belle e piacevoli: il clima un po’ più mite, i colori più tenui, la città che ritorna alla sua normale e spesso convulsa attività di ogni giorno, la corsa all’acquisto dei testi e della cancelleria, in previsione dell’inizio del nuovo anno scolastico.
Rientrato da una brevissima vacanza fuori città, insieme a mia moglie, decidiamo di fare una passeggiata sul nostro amato lungomare, dopo aver osservato lidi diversi, in una tiepida e tranquilla serata di fine agosto.
Avevo recepito notizia tramite i media locali, della messa a dimora di nuove essenze arboree nei nuovi spazi della Marina, recentemente resi fruibili alla popolazione, ma devo dire, non mi ero reso conto dell’entità di ciò che effettivamente si stava realizzando.
Scendendo da Largo Plebiscito e proseguendo su Viale Garibaldi, potevo notare, con immenso piace e stupore, decine e decine di nuove Arecaceae, piantumate su tutto il tratto del marciapiedi lato mare dello stesso Viale, debbo dire a mio modesto parere, sapientemente abbinate con altre nuove essenze arboree e con le palme reduci dall’attacco del micidiale parassita, denominato Punteruolo rosso, quest’ultime accuratamente ripulite e potate.
Credevo che la cosa fosse finita lì, ma proseguendo nella nostra passeggiata, con ulteriore sorpresa, potevo osservare che la stessa cosa aveva interessato tutto il tratto del lungomare di Via Duca del Mare e Thaon de Revel, sino all’altezza dei locali della vecchia ghiacciaia, dove ogni palma distrutta e polverizzata dal parassita, era stata pure rimpiazzata da altre di genere diverso, che mi dicono non aggredibili o comunque resistenti a tale flagello.
Come cittadino non posso che prendere atto dell’immaginabile sforzo profuso che ha consentito l’abbellimento e la vivibilità del nostro lungomare, che già da ora, nulla ha da invidiare agli altri lidi da me visitati, soprattutto per la splendida visione di un mare di mille colori, misto a scoglio e sabbia, che in determinati orari, come al tramonto e con il primo piano delle nuove palme, può ricordare le cartoline d’epoca in bianco e nero, che rendevano lustro e nota la nostra città, per i suoi bagni estivi, anche e soprattutto nella Capitale, già dalla fine del XIX secolo.
Come cittadino che è nato in questa Città, che ama questa Città, sono estremamente convinto, sia molto importante mantenere ciò che abbiamo e ciò che si va realizzando, soprattutto per ciò che riguarda l’ambiente, le strutture pubbliche, i parchi ed i giardini, sensibilizzando in proposito parenti ed amici, in un “tam, tam” continuo, finalizzato ad emarginare i molto pochi, secondo me, vandali e disadattati, che non avendo null’altro da fare, come moderni Attila, in un ormai sciaguratamente noto fenomeno sociale,  comune a molte altre città, deturpano e distruggono tutto quanto capita sulla loro strada.
La mia non vuol essere certo una paternale, ma credo che quei “pochi”, si possano recuperare, proprio perché se additati dai “più”, saranno messi in una meschina ed umiliante minoranza, o magari solo perché semplicemente catechizzati da amici e parenti, reintegrati per così dire sulla corretta via. Gettare una cartaccia in un cestino, anziché in terra o in un’aiuola, non credo costi così tanto; recuperare gli escrementi dei nostri cari amici a quattro zampe, credo costi altrettanto poco. Non è bello sedersi su una panchina, innanzi ad un’aiuola, dove in mezzo a fiori ed erbe, siamo costretti ad “ammirare” sporcizia e deiezioni canine, respirandone il “profumo”, a causa delle cattive abitudini di alcuni loro proprietari. A tal proposito, un’espressione inglese recita: “ovunque ma non nel mio giardino” (everywhere but not in my backyard). Ovvero l’ambiente può anche andare a rotoli, purché non tocchi il mio mondo.

E’ necessario rammentare, che la Città ed il suo territorio, sono il nostro mondo, siamo noi, il popolo, la gente e che ogni opera, ogni lavoro eseguito, è stato realizzato con soldi pubblici, della collettività, che come ben tutti ben sappiamo oggi sempre più difficili da reperire ed ottenere, causa i noti tagli finanziari abbattutisi negli ultimi anni soprattutto sugli enti locali, opportuno rammentare che la nostra città dovrebbe essere il nostro giardino, che tutti dovremmo contribuire a curare.
In molti comuni, nonostante gli appositi servizi municipali, gli abitanti usano spazzare e pulire fuori degli ingressi delle loro abitazioni ed attività, estirpando anche le piccole erbe spontanee, credo questo non sia avvilente, ma segno di grande senso civico.
Ciò che oggi abbiamo è per noi, ma lo sarà per i nostri figli e i nostri nipoti, ciò che seminiamo lo sarà altrettanto e  credo che le basi di una buona educazione civica, siano lo start per una civica e serena convivenza, che ci possa far vivere la nostra Città serenamente, godendone a pieno delle sue bellezze e peculiarità.
In qualità di autorità di polizia locale ricordo invece, che le inciviltà sopra indicate, unitamente ad altre, che contribuiscono a rendere poco serena la vita di ogni giorno, come ad esempio, l’imbrattamento dei muri e gli atti vandalici in genere, comportano sanzioni di vario grado, sia amministrativamente che penalmente rilevanti. Infatti nel nostro Regolamento di Polizia Urbana, come pure previsto da alcune ordinanze sindacali, vengono sanzionati amministrativamente alcuni illeciti, riguardo la mancata raccolta delle deiezioni canine del proprio animale, o il gettito in terra di rifiuti vari. Ma molte violazioni, ricadono nella ben più seria sfera a rilevanza penale, come ad esempio danneggiamenti o atti vandalici a pubbliche e private strutture, ma anche l’abbandono di particolari rifiuti, come le batterie esauste delle vetture, per le quali è prevista specifica raccolta.
Pure come autorità di polizia locale, nell’auspicio di riuscire a rendere il mio modesto contributo al territorio ed alla popolazione, invito tutti i cittadini a segnalare immediatamente ogni atto illecito in ordine a quanto sopra, soprattutto riguardo al mantenimento dei nostri arbusti, fatti oggetto, già prima della comparsa nelle nostre zone del punteruolo rosso, di atti vandalici e danneggiamenti da parte di quei pochi disadattati cui facevo cenno più sopra.
La mia modesta opera, per quanto in mio potere, sarà quella di mettermi a disposizione della cittadinanza e di tentare come prima cosa la sensibilizzazione di quei “pochi”, ma anche quella, qualora l’attività di prevenzione non dia gli sperati frutti, di reprimere e cercare di mettere in essere  tutto quanto possibile, come del resto mio dovere istituzionale, al fine di assicurare quei “pochi” alla giustizia; per questo occorre necessariamente il sostegno, il coinvolgimento, il partenariato e la collaborazione, oltre che di tutte le istituzioni, anche di tutti i cittadini, che sono certo, come sempre, Civitavecchia non farà mancare.

Remo Fontana – Vice Comandante Polizia Locale Civitavecchia