CIVITAVECCHIA – Alla luce dei recenti eventi e del dibattito che si è aperto attorno al problema sicurezza e controllo del territorio, intendo approfondire l’argomento già da me trattato sullo stato di abbandono delle periferie per l’inesistenza di qualsiasi iniziativa rivolta alla tutela dei luoghi e dei cittadini da parte dell’Ente Locale e per la sua persistente “assenza”.
E’ recente l’ultima incursione all’interno del plesso scolastico dell’IC di “Via Toscana,” (ex Galice di Campo dell’Oro) che ha prodotto notevoli danni alle strutture e alle strumentazioni della scuola. Come ancora più recente è l’incursione all’interno della palestra del V Circolo e l’ennesima distruzione del muretto di cinta del giardino delle due scuole, lato sud, che facilita l’ingresso notturno di vandali e disadattati alla ricerca di momenti di sballo o di evasione, lontani da occhi indiscreti e da qualsiasi tipo di controllo.
Ogni anno le cose peggiorano e, nonostante, ripetutamente, vengano registrati atti vandalici e incivili in territori di proprietà comunale, l’amministrazione locale persiste nell’assenza!
Un impianto di video sorveglianza potrebbe essere non solo un deterrente ma anche testimone di atti indebiti e delinquenziali.
L’amministrazione comunale, non so a carico di quale assessorato, ha ottenuto dalla Regione Lazio contestualmente all’approvazione di un piano coprogettato – Comune/Banca del Tempo – un finanziamento, di cui non conosco l’ammontare, per interventi tecnici di videosorveglianza che dovevano essere conclusi entro il mese di aprile del corrente anno.
La Banca del Tempo ha attuato la parte formativa e informativa con interventi realizzati presso quattro Istituti Superiori cittadini (Progetto Rinascere).
In merito a tale progetto, mentre c’è stata chiarezza e trasparenza sulle azioni condotte dalla Banca del Tempo con la collaborazione dell’Associazione Il Ponte, non è dato sapere dove e come sono stati spesi i finanziamenti della parte più consistente del progetto. Non sappiamo chi, per dove e con quali motivazioni ha stabilito le priorità di intervento. Che di sicuro non hanno riguardato i luoghi che ne avrebbero avuto più necessità (vedi scuole ubicate in luoghi a rischio, dove la movimentazione, il transito e il traffico sono ridotti).
Questi finanziamenti sono stati spesi per la sicurezza di zone centrali della città?
E alle periferie, poco o affatto illuminate (vedi zona parco di Boccelle lungo il “corridoio di Danzica”), spesso più appetibili, quelle più a rischio furti, l’opera di controllo, di tutela e di intervento del Comune quando potrà arrivare?
Soprattutto a Boccelle, che persevero nel ritenere “terra di nessuno”, di giorno da oltre dieci anni non si vive più per i costanti rumori e per l’irrespirabilità dell’aria densa di polveri dei cantieri perenni, di notte non si dorme per la paura di svegliarsi narcotizzati con le abitazioni svuotate da delinquenti incontrastati!
Damiria Delmirani – Movimento l’Ancora