“C’è bisogno di una classe politica anche a Civitavecchia”

Pino AntonucciCIVITAVECCHIA – Le elezioni regionali siciliane hanno dato un segnale forte e chiaro al mondo politico, semmai ce ne fosse stato bisogno: serve rinnovamento. Le percentuali ed i dati scaturiti dalle urne della Regione Sicilia mostrano una crisi endemica del sistema partitico che crediamo abbia precedenti soltanto nell’era di “Mani Pulite”. Tra le debacle riscontrate sicuramente spicca quella del Pdl, ridotto all’osso e ormai in preda ad una crisi di identità che ha contagiato anche qualche esponente politico locale che recentemente ha deciso di tagliare i ceppi che lo legavano al partito di centrodestra.
E questo “virus” vediamo che sta contagiando anche altri rappresentanti politici locali i quali, tuttavia, speriamo non trovino ristoro nello schieramento opposto che oggi governa la città, anch’essa frutto di vecchie logiche dedite soltanto all’accentramento nelle mani di un solo soggetto delle intere sorti di un partito.
Nonostante ciò ad emergere in Sicilia, oltre al Movimento 5 stelle, diventato il primo partito dell’isola, con un uomo solo al comando, con scarsa propensione democratica e un programma dal vago sapore populista, è la nuova alleanza tra Progressisti e Moderati che, grazie alla vittoria di Crocetta, è risultata la vera novità da evidenziare ma che comunque non hanno i numeri per poter governare da soli.
Ebbene, Civitavecchia riteniamo che non sia immune da questa “malattia” di anticasta che sta diffondendosi in tutto il paese. Anche qui, infatti, i pericoli di una deriva di astensionismo, come successo in Sicilia, e di disaffezione al governo della città e alle sue problematiche sono alti. Per evitare ciò servono misure concrete ed immediate, perchè in ballo c’è il futuro non solo della nostra città, ma anche della sua governabilità che ha
bisogno, oggi più che mai, di proposte serie e reali, improntate al sociale, alla tutela delle classi più deboli e del lavoro. L’antidoto c’è e crediamo che risieda nel rinnovamento delle classi dirigenti, nel fare avanti soggetti nuovi, trasparenti, puliti e soprattutto competenti. Troppe volte, infatti, la politica, quella della casta fine a se stessa ed autoreferenziale, ha voluto premiare la “poltrona”, a prescindere dai soggetti. Abbiamo visto però che questo non ha funzionato ed in futuro non funzionerà più. I fatti e la realtà ci hanno dimostrato che i principi di meritocrazia e competenza nella gestione della cosa pubblica dovranno essere sempre i capisaldi dell’agire in favore della collettività. Basta perciò alle spartizioni, agli accordi sottobanco, alle maruffe, agli inciuci. Basta. C’è necessità di aggregare le forze sane di Civitavecchia, quelle che credono nei giovani e nel loro coinvolgimento attivo nel governo della città. C’è bisogno insomma di una nuova forza socio politica e di una nuova alleanza tra la gente per bene di Civitavecchia, che guardi solo ed esclusivamente al benessere della nostra comunità, senza divisioni, mettendo da parte vecchi pregiudizi che uccidono il dialogo ed il confronto. C’è bisogno di recuperare gli scontenti, cioè quella moltitudine di popolo che come in Sicilia non è andata a votare e temiamo che si ripeterà anche da noi. C’è bisogno di persone di buona volontà che si rimbocchino le maniche ed inizino a lavorare nella direzione giusta, sulla strada del diritto alla salute, dello sviluppo, della crescita sostenibile e del rispetto ambientale. Di questo c’è bisogno. Il resto e quello che le cronache ci racconteranno in questi giorni ed in quelli a venire sarà soltanto la solita cronaca che
prelude ad una svolta, di un rinnovamento che questa volta dovrà essere davvero senza precedenti.

Pino Antonucci – Gruppo Politico “Insieme ”