CERVETERI – Noi siamo la maggioranza. Si, lasciatemi spiegare perché io, tu, noi, siamo la maggioranza.
Alzi la mano chi vorrebbe un lavoro decoroso, retribuito con equità, che abbia un riconoscimento morale ed economico. Siamo la maggioranza!
Alzi la mano chi desidera una sanità che funzioni e non un pachiderma dal quale attingono fondi i soliti noti. Siamo la maggioranza!
Ora la alzi chi crede che la Cultura non sia una spesa. Fin ad ora non vedo opposizione. Proviamo a chiedere se siamo tutti per salvaguardare il futuro della Terra, dell’ambiente, dei nostri figli. Caspita, quante mani alzate.
Alzi la mano chi crede che il debito pubblico sia il nostri debito, cioè quello che noi abbiamo utilizzato per il nostro beneficio. Oppure chi crede che il debito sia stato uno sperpero per soddisfare il beneficio della casta o dei banchieri. Chi è a favore della rinegoziazione del debito? La maggioranza di noi!
Ora mi dite chi si sente non rappresentato da questi signori al parlamento?
Ora alzi la mano chi crede la politica non deve farla solo chi è ricco!
Chi crede che la stampa, la televisione, sia pilotata dalla politica!
Chi pensa che esistano Cittadini e politici, due fasce diverse, due entità diverse, due categorie diverse, lontanissime tra loro.
Alzi la mano chi comunque per necessità o senso del dovere si è dovuto piegare a questo sistema di vedere i numeri al posto delle persone.
Potrei continuare all’infinito, ma avete capito che noi siamo la maggioranza.
Ma allora perché se siamo la maggioranza, siamo rappresentati in parlamento dalla minoranza.
Sono venti anni, direi anche parecchio di più, che votiamo il meno peggio, oppure votiamo per non disperdere, oppure protestiamo astenendoci o annullando la scheda, lasciando libero campo alla minoranza, alla casta.
Ora diamo un volto a queste ovvie considerazioni.
Cerchiamo di analizzare i volti o i movimenti che denunciano tutto questo.
Voglio cominciare col più attuale, il Renzi, il firmatario della carta d’intenti, il contrario di ciò che vogliamo.
Non vuole il finanziamento dei partiti, ma spende soldi a palate, di chi? Per che cosa? Quale favore dovrà ricambiare? Io preferirei che non ci fosse spreco.
Gli investitori di Renzi sono gli stessi che bloccano i salari, che sottopagano i dipendenti, che investono nella politica come scudo e come ritorno, ma dovrebbero investire nei cervelli e nelle braccia delle loro aziende.
Renzi vuole un codice del lavoro stravolto, aumentando il precariato, portando la popolazione ad una spaccatura netta, nei confronti dei diritti, nei confronti del salario, il benessere per alcuni, la povertà per altri. Il nuovo Renzi ci offre cento euro, pensavo fosse comprare i voti!
Dice che sarà leale a Bersani se perde, io con chi non stimo non gareggio se poi devo piegare la schiena in caso di sconfitta. Le mezze misure non mi sono mai piaciute.
Adesso vediamo l’estrema destra, quella che la legge definisce anticostituzionale.
A prima vista le denunce sono uguali, ma qual è la rivoluzione della destra? Cosa suggerisce la destra?
Potrei riassumere in poche parole, focalizza essenzialmente la legalità, cosa corretta di per se, se non fosse che il raggiungimento di questo obiettivo non passasse per il completo azzeramento della solidarietà, della diversità, della democrazia.
I giovani di Forza Nuova scendono in piazza con gli studenti, i loro genitori finanziano la scuola privata. Scendono in campo con i lavoratori, i loro genitori assumono in nero, senza alcuna considerazione della dignità umana e della sicurezza.
Veniamo al Cinque stelle, astronomicamente parlando, cometa, meteora, ufo, della politica italiana.
Un movimento giovane, all’apparenza capace, ma …… tutto molto nella teoria, nella tastiera.
Sul campo, nella piazza, nel confronto fisico, nel momento del fare, sta mostrando qualche limite.
Non posso sostenere che qualche idea risolutiva non ci sia, ma non mi convince da diversi punti di vista.
Scrivere un testo, è una cosa, applicarlo è un’altra.
Non vedo una coesione stabile tra i movimentasti del Cinque stelle.
Mi sembra, per tornare al linguaggio astronomico, l’ordine del disordine. Molto bello, curioso, accattivante, ma al tempo stesso potenzialmente devastante.
Sinceramente parlando, mi piacerebbe che fosse rappresentato in Parlamento, non in misura devastante, ma mi piacerebbe vedere qualche deputato Cinque stelle ….. penso proprio sarò esaudito.
Rimane poi un nuovo movimento, erroneamente definito di De Magistris, di Ingroia.
Certo le persone rappresentative sono importanti, ma è un movimento fatto di democrazia partecipata, nel quale ogni cosa è vagliata e approvata dalla base.
Non è un contenitore, bensì un manifesto, un programma, al quale aderiscono persone, non sigle, certo gruppi di persone fanno le sigle, ma la firma, l’approvazione, la stesura, la fanno tutti i firmatari.
Ieri ho avuto modo di sentire dal vivo più di 50 interventi, tra i quali De Magistris e Ingroia, divertente il siparietto del foglio del tempo d’intervento rimanente mostrato anche a loro, senza alcuna differenza dagli altri.
Bello vedere come si sono seduti ad ascoltare anche gli altri interventi, i più diversi, dal giornalista, al poliziotto, dall’operatore sanitario al reintegrato Fiat di Pomigliano.
Bello vedere che per tutti la cura è il Bene Comune.
Bello vedere che non è l’ordine pubblico la copertura di tutte le nefandezze.
Bello vedere la non accettazione delle imposizioni europee, bensì un contrasto a quel pareggio di bilancio, chimera irraggiungibile che porterà il disastro a beneficio di pochi.
Un contrasto unitario, un messaggio a Grecia, Spagna, Irlanda, Portogallo, a tutti quelli che non ce la faranno e saranno schiavi, ostaggi della politica economica dei poteri forti. Certo non c’è molto tempo, ma non ci mette molto il fulmine a cadere, a scaricare tutta quella energia che ha accumulato. Io credo che dobbiamo ragionarci su, scambiarci le idee, buttare a mare la politica dei leaders e portare un nuovo esempio di Politica sana e partecipata, perché. Cambiare si può ……… e si deve!
Non è certo che ci riusciremo, abbiamo il dovere di provarci, abbiamo il dovere, noi maggioranza, di farci rappresentare dalla maggioranza.
Per questo stiamo organizzando il Cambiare si può day, un evento di politica partecipata aperto a tutti, alla stampa, in concomitanza su tutto il territorio nazionale, e anche a Cerveteri ci sarà, nei tempi e nei luoghi che nei prossimi giorni indicheremo.
Luciano Romeo – Alba Etruria Alleanza Lavoro Beni Comuni Ambiente nodo Etruria