CIVITAVECCHIA – “Sabato scorso ho partecipato alla “Marcia della Salute”, organizzata dalle associazioni ambientaliste.
Con piacevole stupore ho notato una certa partecipazione popolare, soprattutto famiglie con bambini e passeggini al seguito, sicuramente un segnale che qualcosa nelle coscienze della gente si sta muovendo, probabilmente la paura scaturita dalle notizie allarmanti su vecchie e nuove fonti di inquinamento che, grazie ai canali indipendenti, possono raggiungere le persone.
Dentro di me c’è comunque un velo di amarezza che non riesco a superare, forse non per quello che ho visto ma per quello che avrei voluto vedere.
Avrei voluto vedere tra la gente l’On. Marietta Tidei, espressione di Civitavecchia in Parlamento, dire a tutti che non ha votato il decreto che permette la messa in funzione di inceneritori in siti militari (S. Lucia) e l’apertura di mega inceneritori ben cosciente che la nostra città pagherà il conto più salato.
Avrei voluto vedere i Comitati di Quartiere, che si appropriano la facoltà di essere l’espressione sociale dei Rioni, riferimento per tutti gli abitanti dei quartieri che affermano di rappresentare, ma che non hanno sentito il dovere di lottare per l’ambiente e la nostra salute.
Avrei voluto vedere i nostri Sacerdoti che un tempo avrebbero camminato mano nella mano tra la gente con la loro semplicità e con le preghiere che avrebbero rafforzato la volontà di aiutare i nostri figli nella speranza di poter crescere in un ambiente meno avvelenato.
Avrei voluto vedere i politici locali, di qualsiasi colore urlare basta ai fumi delle navi, al carbone bruciato, agli inceneritori di armi chimiche di (prossimo)rifiuti, ma siamo lontani dalle elezioni, motivo che avrebbe dato un senso alla loro presenza.
La sola ricetta per diminuire il tasso di disoccupazione giovanile percorsa sino ad oggi è sempre stata a discapito della tutela ambientale e questo non può più essere.
Avrei voluto vedere i cittadini civitavecchiesi che non c’erano, che tanto chiacchierano, si lamentano, si disperano ogni qualvolta il male ci colpisce, ma quando gli si dà l’opportunità di unire le grida ed urlare il proprio disappunto, hanno sempre altro da fare voltando il viso dall’altro lato.
Questa lettera… perchè un giorno nessuno di noi debba abbassare lo sguardo davanti ai propri figli nel dover rispondere: “perdonami, avrei voluto ma non ho fatto nulla”.
Lettera firmata