“Ai Vigili mancano circa 50 agenti”

Vigili UrbaniCIVITAVECCHIA – Capita molto spesso che si creino dei trend che vanno a riempire le cronache dei media…., per motivazioni varie, come aumento dell’audience, strumentalizzazioni politiche e così via: è proprio quello che sta accadendo in questi giorni a Civitavecchia. Basta aprire la pagina della cronaca locale di un quotidiano, ascoltare un T.G. locale o leggerne uno telematico, che la diatriba sulla questione “vigili” o per meglio dire, Polizia Locale, monta in modo esponenziale, cavalcata, anche alla ricerca di una ambita visibilità, da vari “opinion leader” accreditati o meno, troppo spesso ignari delle reali problematiche scatenanti l’argomento.
La sterile polemica infanga ed offende l’onore ed il prestigio di donne ed uomini appartenenti ad una importante Istituzione, quale è quella della Polizia Locale che, radicata nel territorio, è e deve restare vicina al cittadino, così come nel caso di Civitavecchia: da quasi 150 anni impegnata in un’attività di partenariato con le altre forze dell’ordine con l’obiettivo di rendere il livello di sicurezza percepito nella popolazione, sempre più alto.
Oltre ai normali compiti istituzionali e Leggi dello Stato, le riforme ultime della Costituzione tendono ormai da anni ad trasferire alla Polizia Locale, tutto ciò che attiene alla sicurezza urbana, come ad esempio la risoluzione delle piccole inciviltà quotidiane, la prevenzione degli atti vandalici e di bullismo, ma anche il controllo, non sempre facile, della viabilità cittadina, lasciando alle polizie statali, altri compiti a loro attribuiti da specifiche leggi e regolamenti.
Funzioni istituzionali poi, sono quelle concernenti il controllo dei mercati cittadini, delle attività  produttive e dell’abusivismo commerciale ed edilizio, ma anche quelle afferenti alle problematiche ambientali, come le discariche abusive e quant’altro, che non di rado, vengono esercitate in stretta e fattiva collaborazione, con altre istituzioni locali e non, ma anche ad attività d’indagine di polizia giudiziaria condotte a seguito di esposti di privati cittadini, o su specifica delega della Procura della Repubblica o anche d’iniziativa, così come previsto dal codice di procedura penale.
La Città ormai da qualche anno, sta subendo una rapida trasformazione, il porto, i traffici “crocieristici”, vedono giornalmente la presenza di migliaia di auto e persone in transito per la città, come pure stiamo osservando grandi trasformazioni sociali, che rispecchiano quelle nazionali e planetarie e che coinvolgono il centro cittadino ed il suo lungomare, ma anche le periferie della stessa città, che si sono ampliate anche nella loro dimensione territoriale e demografica, ospitando regolarmente o meno quello che nel paese è conosciuto come “fenomeno immigratorio”.
Tutto questo, necessita di molteplici attività di controllo, prevenzione e repressione degli illeciti, di vicinanza al cittadino, della programmazione di una mission che varia quotidianamente, da territorio a territorio della stessa città, secondo le richieste dell’ambiente esterno, che poi sarebbero quelle della stessa popolazione, delle problematiche da questa percepite e segnalate, e con il fine prioritario, di assicurare una convivenza più civica, serena e pacifica.
Tutto questo con enorme sforzo, con pochi uomini, con pochi mezzi, con tanta buona volontà. E’ bene evidenziare in proposito, che seppur siano stati assunti di recente una quindicina di Agenti, il numero delle unità disponibili, rimane comunque sempre relativamente esiguo, visto che in Organico secondo quanto previsto dalla Legge regionale n° 1/2005 continuano a mancare circa  cinquanta unità tra Agenti ed Ufficiali.
Per quanto al punto precedente, non è certo facile in questo momento per le amministrazioni comunali, ampliare gli organici ed in tal senso vale encomiare lo sforzo ultimo prodotto dal Comune di Civitavecchia.
La mannaia del taglio delle risorse economiche alle amministrazioni locali che si è abbattuta da tempo sulle pubbliche amministrazioni, impedisce nuove assunzioni ed aggiornamenti contrattuali per il personale dipendente ed altresì l’utilizzo di questi in orari oltre quello del normale servizio, ovvero niente o comunque limitatissimi servizi straordinari.
Voglia essere questo, un invito a ragionare a 360 gradi, smorzare i toni, ragionare insieme, gettare acqua su un fuoco di paglia, coinvolgere il cittadino ad una sempre più proficua collaborazione, sicuramente propedeutica per tutti noi della polizia locale, a superare sacrifici, rischi, responsabilità, che se compresi e condivisi, alimentano quello spirito di abnegazione e volontà di sentirsi sempre più utili.
Lavoriamo malgrado ogni condizione climatica, come vento, sole, pioggia, freddo, caldo, casi di allagamenti, incendi ….. c’è poi chi vorrebbe la Polizia Locale un “elastico” …. Un giorno poliziotti e l’altro impiegati d’ufficio, a seconda dei casi e delle convenienze, ma anche qui, a livello nazionale, restiamo in attesa di una riforma … ferma da anni: la nostra legge quadro, risale al 1986.
Se dobbiamo garantire la sicurezza del cittadino, “dovremmo” gioco forza garantire prima la nostra, ergo disporre di mezzi e strumenti idonei alla difesa ed alla sicurezza. Tutto ciò sicuramente rappresenterebbe un sano e costruttivo tema da includere nel “dibattito” che sta impegnando le cronache locali.
L’invito altresì è quello di verificare di persona, da vicino, così come proviene dall’etica professionale del buon giornalista e dell’onestà di ogni persona: l’operato svolto dalla polizia locale, in ogni sua sfaccettatura, anche per quanto concerne le attività meno visibili, e per questo non meno importanti, come la centrale operativa, filo di collegamento indispensabile tra il Comando ed il personale che presta servizio esterno, nonché d’interfaccia con il cittadino, gli uffici e le istituzioni, presenti sul territorio locale ed extraterritoriale e di altre attività interne, comunque indispensabili.
Noi ci siamo e ci saremo sempre. Vogliamo lavorare bene per il bene comune. Aiutateci quindi in un’opera che non trova oggi nel paese terreno fertile per nessuno. Il momento, lo spazio sociale, ha fatto si che la politica dedicasse capitoli interi alla sicurezza urbana …. È evidente che la problematica è sicuramente molto più grande di noi e di … Civitavecchia.
Malgrado tutto noi non ci tireremo indietro. Mai.

Dott. Remo Fontana – Responsabile territoriale Anvu