“A Civitavecchia esploderà la stessa bomba di Taranto”

inquinamento tvnCIVITAVECCHIA – Egregio Direttore,
vorrei richiamare l’attenzione Sua e dei Suoi lettori sui risultati dell’ennesimo studio epidemiologico della Re¬gione Lazio, pubblicato nel febbraio 2012 e riferentesi ai dati statistici del periodo 2006-2010. Niente di nuovo sotto il sole (o -meglio- sotto alle ciminiere!).
È dal 1999 che il Comitato dei Me¬dici, Farmacisti e Biologi del comprensorio “grida” contro l’in-quinamento provocato dalle emissio¬ni tossiche sia degli opifici Enel e Tirreno Power, sia del traffico marittimo, sia del traffico autoveicolare caotico e intenso. Con dati scientifici alla mano Noi (e altri benemeriti coordinamenti ambietalisti e sanitari) sottolineammo che il periodo di sfruttamen¬to antropico e ambientale del no¬stro territorio perdurava dagli anni cinquanta e che era provocato prevalentemente (seppure non esclusivamente) dagli opifici gestiti dall’ex Volsinia e poi dall’Enel. Suggerimmo (inascoltati!) che – prima di ipotizzare una conversione a carbone di Tvn – bisognasse risanare il terreno impre¬gnato di sostanze tossiche con un lungo periodo di bonifica chimica e di so-spensione delle attività di produzione energetica.
Lo Stato, invece, attuò soltanto una blanda e inefficace ambientalizzazione delle due centrali elet-triche e autorizzò (ignorando le criticità tossigenetiche e patogenetiche evidenziate dalle due Com-missioni Wegner, anno 2000, e Fara-Giovannozzi-Naso, anno 2002) la conversione a carbo¬ne di Tvn.
Se fossero esistite delle Istituzioni Pubbliche veramente sensibili alla protezione della Salute e dell’Ambiente non avremmo assistito ad indecorosi balletti di scaricabarile tra i Sindaci, gli Assessori regionali, i Ministri della Salute e dell’Ambiente…sotto lo sguardo accigliato ma impotente del¬la Magistratura. Se fosse stato usato il buon senso – invece che furbesche schermaglie fra poteri del¬lo Stato, in realtà omissivi e pavidi- si sarebbe attuato il “Principio di precauzione ” – avallato dalla Corte Costituzionale – ma non recepito dalle forze politiche di ogni coloritura ideologica.
Analogamente a quanto sta accadendo all’Ilva di Taranto, qui a Civitavecchia sta innescando una bomba ambientalistico-sanitaria che farà esplodere i suoi frutti avvelenati (leggi: 10% di au¬mento dell’incidenza tumorale nelle ignare e succubi popolazioni di Civitavecchia e del comprenso¬rio). Ma allora sarà troppo tardi.

Dottor Paolo Giardi – Medico, rispettoso dell’art. 5 del codice deontologico professionale.