“Il Presidio di prossimità non è un ospedale né un trampolino elettorale”

LADISPOLI – Era la primavera del 2009 quando, su richiesta delle amministrazioni comunali di Ladispoli e Cerveteri, fu previsto nel Piano Sanitario Regionale della Giunta Marrazzo il finanziamento di un Presidio Territoriale di Prossimità da realizzarsi a Ladispoli nell’area del Poliambulatorio.
Cambiato il governo regionale quella previsione è stata rinnovata nella piattaforma programmatica approvata nel 2011 dalla Conferenza dei sindaci della RMF ed oggi è stata fatta propria, con uno stanziamento di 4,5 milioni di euro, dalla Giunta Polverini.
Fatta questa breve cronistoria onde impedire paternità improprie ed inadeguate credo sia opportuno ricordare, ancora una volta, cosa è il Presidio Territoriale di Prossimità.
Il Presidio non è un Ospedale ma l’epicentro di un moderno sistema di assistenza sanitaria   che deve garantire al malato la massima copertura possibile a casa o vicino a casa evitando così i tempi lunghi ed i costi elevati della ospedalizzazione.
In concreto il Presidio offrirà day-ospital per diverse specializzazioni, garantirà dimissioni protette, ospiterà brevi ricoveri per patologie di non gravissima natura. Il Presidio consentirà inoltre la trasformazione dell’attuale Posto di Primo Intervento in un vero Pronto Soccorso in grado di far fronte, sul luogo, a tutte le emergenze evitando così trasferimenti che, per perdita di tempo, possono essere pericolosi per la vita del paziente.
La caratteristica “territoriale” del Presidio dovrebbe produrre un vera rivoluzione, a mio avviso assai positiva, dell’attuale operato dei colleghi medici di famiglia che in questa struttura, a diversità di quanto accade negli ospedali potrebbero avere un ruolo di primaria importanza.
Una nuova e bellissima stagione quindi si apre per la Sanità Pubblica del nostro territorio. Purché tutti, cittadini, medici e politici lavorino con serietà, senza proclami poco consoni con l’importanza di un bene come la difesa della salute che non può essere oggetto di strumentalizzazione da parte di nessuno.

Dott. Amico Gandini