CIVITAVECCHIA – Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! I pendolari continuano a viaggiare come bestie sui treni regionali, carichi anche di crocieristi, Trenitalia sopprime continuamente i treni, vedi il 12227 delle 6.20 da Civitavecchia a Roma Tiburtina, e intanto l’assessore Lollobrigida e Trenitalia, che guarda caso ultimamente non perdono occasione per visitare la nostra città, con la benedizione di Don Picu presentano l’Intercity per i crocieristi (40 minuti per raggiungere San Pietro). Ma allora gli Intercity da Civitavecchia possono partire e come mai ai pendolari che da anni chiedono un treno veloce sulla tratta, che potrebbe giustificare il costo bidirezionale della Carta Tuttotreno Lazio, gli è stato sempre risposto picche? E’ un’ulteriore schiaffo ai pendolari e l’ennesimo atto di arroganza, dopo quello perpetrato neanche un mese fa con l’inaugurazione del nuovo Vivalto, da parte di chi non comprende fino in fondo che la situazione della FR5 è sull’orlo del collasso. Ma sono parole gettate al vento perché Regione Lazio, Trenitalia e l’Amministrazione di Civitavecchia non hanno alcuna intenzione di ascoltare i Comitati Pendolari, portavoce di migliaia di persone che vivono quotidianamente sulle loro spalle i disagi legati alle problematiche del pendolarismo. Ed è anche l’ennesimo errore di presunzione perché, comunque, i crocieristi continueranno a prendere il primo treno utile che troveranno al mattino in stazione, a meno che Lollobrigida e Trenitalia siano capaci di intrattenerli da qualche parte fino alla partenza del “loro” treno.
Luigi Crisostomi
