CIVITAVECCHIA – Caro Sindaco, partiamo male, molto male ! Negli ormai trent’anni di residenza in questa Città, ho perso il conto di tutti i Sindaci e Commissari che si sono succeduti, ma mai nessuno aveva fin’ora con tanta e discutibile disinvoltura legittimata al peggio una discriminante “topografica” dei livelli di qualità di vita .
Non è una novità che una sottesa vena di razzismo amministrativo (se non politico) sia quasi “regola” di chi assurge al potere, magari dopo essersi riempite le bocche di “io sarò il Sindaco (o altro ) di tutti”, e che immediatamente dopo (Orwell docet !) scèvera fra gli “uguali” ed i “più uguali” aventi certi diritti, ma stavolta credo che si sia passato il segno del lecito, cervelloticamente ufficializzando a chi dev’essere riconosciuto poter dormire dopo l’una di notte e chi, invece deve attendere l’alba…quando ormai il “riposo” è solo un’esercitazione lessicale!
Ma chi ha abortito quell’Ordinanza, non s’è accorto nemmeno di andare in frontale controsenso al DPR 459 del 18/11/1998 (sulla famosa “zonizzazione” di tollerabilità dell’inquinamento acustico ambientale) che fissava, per l’appunto, le tolleranze più basse, espresse in decibel di emissioni sonore, nelle “aree prevalentemente residenziali” (testuale nell’ allegato A – Tabella C) … e vorrei vedere qualcuno sostenere che le nostre Periferie non siano “aree prevalentemente residenziali”.
E dire che in uno degli ultimi incontri di campagna elettorale al Parco di San Gordiano con la coppia Tidei/De Felici, quest’ultimo tenne a declamare (testuale): “noi abbiamo posto le periferie fra le priorità del programma di governo”! Se è di questo tipo, però, l’attenzione “prioritaria” che ci si vuole riservare, noi diciamo “grazie”, ma non state a disturbarvi più di tanto, anzi, meglio se lasciate perdere e ci scalate agli ultimi capitoli… tanto ci siamo ormai abituati a non differenziare più di tanto le “giunte del fare” dalle autoreferenziali “salvifiche”!
Gennaro Goglia