CIVITAVECCHIA – Ogni società ha maturato, col passare del tempo, differenti usi, costumi e consuetudini che le caratterizzano e le differenziano le une dalle altre, creando in tal modo tratti distintivi. Queste qualità che, per brevità, potrebbero essere definite radici culturali sono fondamentali per la crescita e lo sviluppo socio-culturale di un popolo un po’ come una carta d’identità su cui sono impressi i tratti distintivi e di riconoscimento del cittadino.
Per attuare tutti quei meccanismi che permetterebbero la conservazione e la divulgazione di queste radici culturali, è di fondamentale importanza instaurare una catena tra le generazioni: i genitori che tramandano ai figli il loro passato. Tale processo, che vede in primo piano la diffusione della memoria storica, è proficuo per la crescita delle coscienze delle nuove generazioni, lo sviluppo di un sentimento di appartenenza e la valorizzazione delle tradizioni e del patrimonio locale. Non è da associare al fato, se menti particolarmente dotate erano numericamente maggiori e presenti in quelle società, ove vi era anche una forte componente ideologica nazionalista, che avevano diffuso proprie radici culturali trovando per secoli terreno fertile all’interno delle coscienze.
Per quanto riguarda la realtà civitavecchiese potremmo facilmente notare il divario culturale con i nostri padri, cambiamenti dettati anche da evoluzioni che purtroppo vedono una distanza sempre maggiore tra le generazioni.
Se precedentemente vi era un maggiore rispetto dell’anziano in quanto detentore della memoria e punto di riferimento all’interno della famiglia, ora è attribuita una diversa importanza a questa figura. Proprio questa forma di incomunicabilità ha creato un’interruzione di processi che ruotano attorno alla conservazione della cultura che ha generato delle fratture difficilmente sanabili. E’ auspicabile che le famiglie ritornino a trasmettere questi valori ai loro figli e, in secondo luogo, che gli amministratori mantengano vive quelle tradizioni che da sempre hanno contraddistinto e caratterizzato le realtà locali, perché… la forza di un popolo è nella consapevolezza della propria identità.
Sara Fresi