“Riflessioni sul calcio…”

stadio fattoriCIVITAVECCHIA – E’ probabile che il fenomeno sia del tutto involontario e che non ci sia nessuna forma di consapevolezza; la reazione di chi legge simili commenti è però sempre la stessa: una forte irritazione mescolata ad un senso di pena.
Chiariamo di che fenomeno si sta parlando: tutti coloro che si occupano di calcio, tecnici, dirigenti, qualche giornalista, tanti politici ed esperti vari partono per le loro esternazioni da un presupposto pessimo che recita pressa poco così: “il nostro sport, il calcio, è lo sport più importante quindi viene prima di ogni altro sport e quando noi diciamo che il calcio merita tanta attenzione da parte dei politici e tutti devono investire sul calcio gli altri sport capiranno”.
Ora di argomenti per dimostrare che tale affermazione è ridicola e lo è ancora di più a Civitavecchia ce ne sono diversi: è vero che è numericamente più seguito in Italia ma non ci sono prove che lo sia a Civitavecchia anzi le tribune di altri sport spesso sono più gremite; è socialmente popolato di talentuosi viziati che pur milionari si vendono le partite (importante quindi per chi? per le cronache giudiziarie, vedi casi locali e nazionali); gli sprovveduti che si improvvisano allenatori con danni irreparabili sulle fragili personalità in evoluzione dei bambini e degli adolescenti sono più numerosi che altrove pur essendoci naturalmente delle professionalità spiccate anche nel calcio; è indirizzato prevalentemente ad un solo sesso a differenza di altri sport indirizzati ad entrambi i sessi; ha uno sviluppo fisico parziale indirizzato prevalentemente agli arti inferiori (anche se ora con i sovraccarichi questo problema nel livello alto è stato risolto); l’etica è facoltativa ed è subalterna allo spettacolo, al risultato e al profitto; tanti genitori frustrati riversano sui figli le loro ambizioni mutilate e finiscono per essere complici dell’abbandono o del disinteresse per gli studi (fenomeno purtroppo che si sta sviluppando in altri sport pur se in forma minore);
Data la premessa si può capire l’irritazione e la pena quando si legge di cifre che gli imprenditori dovrebbero investire nel calcio.
Rivolgiamo pertanto anche noi un appello ai politici ed agli imprenditori locali: con 500mila euro l’anno Civitavecchia andrebbe quasi tutti i giorni sui media nazionali (Ski, Rai Sport, ecc.), avrebbe migliaia di spettatori sugli spalti di tre o quattro discipline diverse ed in una o due di esse lotterebbe per lo scudetto o per un titolo italiano. (canottaggio, vela, pallamano, pallanuoto, pallavolo, karate, rugby, hockey, ecc)

P.S.
Le poche decine di spettatori del calcio perché dovrebbero contenere più civitavecchiesità (a patto che qualcuno ci spieghi una volta per tutte che significa) delle centinaia di spettatori degli altri sport?

Giancarlo De Gennaro
Stefano Pucci