L’anno che verrà per il Civitavecchia Calcio

CIVITAVECCHIA – Il 2021 è quasi alle spalle tra le tante difficoltà di tutti i giorni, con l’incognita di una pandemia che non cessa di avere i suoi artigli sulle nostre vite. Con il Presidente Patrizio Presutti abbiamo scorso questo inizio di stagione fatto di accorpamenti, unione d’intenti, finali conquistate e quell’infinita passione verso una società che amiamo chiamarla “famiglia”. Non abbiamo dimenticato la nostra casa Tamagnini, perché è lì che pulsa il cuore neroazzurro.

Due unioni sportive importanti, non solo per le società ma per l’intero mondo sportivo cittadino. Parliamo dell’unione d’intenti con Dlf e Futsal Academy: cosa è realmente cambiato e cosa avverrà in futuro.

“È chiaro che in questo momento storico, con la Pandemia a farla ancora da padrona, mai come ora è vero il detto “l’Unione fa la forza”. Noi lo abbiamo cavalcato anche se siamo consci, consapevoli, che doveva avvenire anni fa, e credo che calcisticamente parlando queste collaborazioni, fusioni, unioni d’intenti, stanno dando dei frutti importanti. In primis il lavoro con il Dlf dove abbiamo unito la scuola calcio più importanti di Civitavecchia insieme al settore agonistico più importante della città. È chiaro che ciò ha portato a dei risultati importanti e ad oggi è sotto gli occhi di tutti, visto che tutte le squadre agonistiche lottano nei piani alti delle classifiche giovanili regionali dando, allo stesso tempo, l’opportunità a tutti i ragazzi di continuare a fare calcio con questo binomio. Stesso discorso per quanto avvenuto con la Futsal Academy, vorrei sottolineare che il merito va tutto a Elso De Fazi e Andrea Scorpioni che stanno portando avanti questo impegno in modo eccezionale. Devo veramente ringraziarli, senza di loro tutto ciò non sarebbe stato possibile. Posso dire che tutte le squadre stanno vivendo dei momenti importanti, partendo dall’agonistica per passare poi alla semifinale di Coppa Italia di Eccelelnza, e senza dimenticare la Final Four di Coppa Italia del Futsal che si perde nella memoria più recente visto che mancava da quindici anni”.

Società florida, sana in turi i suoi settori e senza pendenza alcuna: a distanza di tre anni dall’unione sportiva che ha visto rinascere la “Vecchia”, possiamo dire di poter competere, essere al passo, con i colossi sportivi della nostra regione? Il Tamagnini quanto ci sta aiutando in tutto ciò?

“In questo momento la società è sana, stabile, sicuramente vuole ambire. Allo stesso tempo il Covid ha portato tante difficoltà, non possiamo nasconderci, con la problematica che le istituzioni oramai sono lontane dal calcio e ci siamo onestamente sentiti parecchio soli in questi due anni. Sicuramente grazie al lavoro del nostro staff, quello superlativo di Ivano Iacomelli, siamo riusciti a competere con i colossi del calcio laziale. È chiaro che il nostro futuro va programmato anno dopo anno, in base ai sostentamenti che danno i nostri “amici” che ci aiutano a mandare avanti questo splendido progetto. Spero che il prossimo anno qualcun altro si avvicini a noi per poter fare il passo decisivo, perché come abbiamo sempre detto volevamo competere in tre anni e questo causa Covid, la prima stagione si è conclusa a Marzo mentre la seconda non è praticamente partita, è quasi come fosse la seconda annata. Stiamo facendo tante belle cose soprattutto a livello di impiantistica. Ho letto delle tante polemiche nei giorni passati sugli impianti cittadini ma noi, poche sono state le notizie in questo senso uscite sul Tamagnini, abbiamo agito in maniera differente. Abbiamo sostenuto come Civitavecchia Calcio 1920 con nostre spese alla risistemazione dell’impianto: aggiungendo 150 posti a sedere e 300 seggiolini, intervenuti sul manto erboso per giocare l’Eccellenza, creato servizi igienici e punti di ristoro per gli spettatori, demolito e ricostruito una parte pericolante della struttura e cambiato la caldaia degli spogliatoi. In tutto questo abbiamo e diamo la possibilità a chiunque di fare sport. In questo triennio il nostro impianto “Tamagnini” ha permesso agli alunni della scuola elementare Posata di fare attività sportiva, così come alla società Poseidon e all’ Atletico di Santa Marinella e alla stessa S. Marinella prima di tornare al Fronti, includendo la squadra femminile del Futsal targato Dlf. Spesso qualcuno tutto ciò se lo dimentica ma non è un problema”.

Seppur sia l’anello di diamante la prima squadra, con i risultati sportivi sotto gli occhi di tutti, programmare un futuro senza la certezza immediata di uno stadio quanto frena l’opera di avvicinamento alle serie maggiori. Ieri ne è stata la riprova: la città ha fame di calcio, quello vero.

“Ieri c’è stata la prova che al Civitavecchia Calcio serve un impianto adatto alle proprie ambizioni. Abbiamo dovuto chiudere i cancelli ad un certo punto perché in questo momento la legge non ci permette di riempire le tribune più del 75%, la prossima settimana torneremo al 50% tra l’altro, e quindi con uno stadio così piccolo vista l’enorme richiesta, sicura sicuramente al buon lavoro che stiamo facendo, ci porta ad avere delle difficoltà. Spero che presto ci venga riconsegnato lo stadio più importante del comprensorio, per dare ancora più lustro a una società che vuole far bene”.

Concludendo, l’enigma che attanaglia tanti: guadagno o passione? Sopravvivenza con un filo di follia o snaturare se stessi puntando in alto? Più semplicemente: la programmazione con la mentalità che nulla è precluso rimarrà alla base del 2022 e gli anni a venire?

“Sicuramente la programmazione ? alla base della nostra società. Posso assicurarvi che coloro che guidano questa società ci mettono dei soldini di tasca propria, ma credo sia normale per mantenere in ordine ed in equilibrio i conti in questo momento mondiale veramente difficile sotto il punto di vista economico. Abbiamo una squadra anche sotto aspetto, riusciamo a reperire risorse in maniera regolare e posso garantirvi che tutto viene fatto, verrà fatto, per far crescere sportivamente e in maniera sana la società”.