“Il rugby uno sport con tanti infortuni? Non è vero”

CIVITAVECCHIA – Nuova puntata della rubrica “A tu x tu col Crc”, l’appuntamento settimanale dedicato ad un protagonista dell’universo biancorosso. Questa volta tocca al Dott. Maurizio Gaglione, Responsabile Settore Sanitario del Crc.

Allora Maurizio, tu sei il responsabile del settore sanitario del Crc, chi altri sono i collaboratori che prestano l’attività presso il Centumcellae Rugby Civitavecchia?

“E’ una collaborazione volontaria, sono coadiuvato da vari fisioterapisti, come Francesca Bomboi, Manuel Angeletti, poi Stefano Gari, Osteopata e Luca Garramone, il Massaggiatore”

Come avviene il controllo per gli atleti del CRC da parte di tutta l’”equipe”?

“Siamo sempre in contatto telefonico attraverso una chat funzionale e utile per monitorare tutti gli atleti”.

Avendo una grande ed importante esperienza nel settore, sanitario quali sono le principali problematiche nel rugby?

“Ad esempio gli infortuni muscolari. Vengo dal calcio, ho collaborato con la Lazio, settore giovanile e serie A. Anche li le problematiche sono di natura muscolare. Questi tipi di infortuni sono i primi per importanza”.

Molti degli atleti dalla under 6 fino alla 18, serie B e gli OLD sono passati sotto l’osservazione dell’equipe sanitaria del Crc. Quali sono le principali segnalazioni fatte?

“Gli infortuni muscolari vengono trattati dai fisioterapisti, e ci sono sistemi come la laserterapia come tecnica da utilizzare, ma ci sono anche quelli di natura ossea. Quest’ultimi hanno il loro decorso in ospedale”.

Secondo la tua esperienza, ci sono più infortuni nel rugby rispetto agli altri sport?

“No, gli infortuni sono diversi. Ci sono sport dove prevalgono gli infortuni muscolari, nel rugby quest’ultimo e quello ‘da contatto’ sono i più numerosi”.

Avete curato molti atleti del rugby del Crc, come stiamo messi ad oggi?

“La situazione è in via di risoluzione per tutti quanti. Ci sono stati tanti infortuni ma grazie al lavoro dei fisioterapisti e alla rosa ampia si è potuto sopperire all’emergenza”.