“Il rugby? E’ rispetto prima di tutto”

CIVITAVECCHIA – Questa settimana, nel canonico appuntamento con la rubrica “A tu x tu col Crc”, spazio all’intervista con Pasquale Ciocci, ex giocatore in serie C del Crc, giocatore OLD Rugby Crc, Assistente arbitri in serie B e infine Arbitro in serie C.

Il rugby è uno sport fino a qualche anno fà poco conosciuto a livello locale, ora all’attenzione di molte persone anche a livello del comprensorio. Tu Pasquale come lo hai conosciuto?

“Vedendo dei bambini sulla spiaggia di Sant’Agostino. Lì è iniziata la passione avendo potuto giocare con quei ragazzi. Poi con l’aiuto di mio papà che mi ha fatto conoscere Felice Raponi e Michele Mazzarini, due pilastri del rugby”.

Essere giocatore ti ha aiutato ad essere arbitro?

“Assolutamente si, rimango dell’idea che per essere arbitro serve una conoscenza di base avendo giocato perché è uno sport molto difficile”.

A differenza di molte discipline nel rugby c’è un forte rispetto da parte dei giocatori, tu che consigli dai ai giovani rugbisti?

“Dico sempre che questo sport è duro di suo così c’è necessità di rispetto per l’avversario. Tanto più il rispetto per l’arbitro che secondo etica non è contestabile nel suo operato. Quindi si dice ai giocatori che devono pensare solo a giocare e a seguire i consigli dell’arbitro”.

Hai arbitrato ed arbitri molte squadre giovanili. Come vedi sotto il profilo della disciplina e del rispetto i giovani del Crc? Come si comportano?

“Ho notato un cambiamento notevole nell’ultimo decennio. C’è un deciso miglioramento sotto il profilo disciplinare perchè sono subentrati tecnici ed educatori che si sono impegnati a fare corsi di aggiornamento e formazione anche in ambito regionale”.

Perchè dei genitori dovrebbero far giocare i propri figli a rugby? Cosa insegna questo sport ai giovani?

“Insegna sicuramente a mantenere un livello maggiore di socialità, insegna ai ragazzi ad aiutare il proprio compagno in difficoltà, anche fuori dal campo. E insegna dei valori che saranno utili nella vita da adulto, pure nell’ambio lavorativo”.

Come sta giocando il Crc in questa stagione dal punto di vista sportivo e tecnico?

“Sul lato sportivo è una squadra di livello superiore, che può arrivare al traguardo pianificato dalla società. Annovera giocatori che militavano in Eccellenza quindi…Tecnicamente è un gioco più veloce e tecnico rispetto ad anni passati quando il modo di giocare era basato più sul contatto fisico”.