CIVITAVECCHIA – Momento di riflessione importante quello svoltosi ieri pomeriggio presso la sede de “Il Ponte” nell’ambito della “Festa della Vita” promossa dal Comitato Provinciale del Coni, con il patrocinio del Comune di Civitavecchia e della Provincia di Roma. Evento a sua volta inserito nella Giornata internazionale contro la droga e l’abuso e il traffico illecito del 26 giugno 2012, indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1987 per ricordare l’obiettivo comune a tutti gli stati membri di creare una comunità internazionale libera dalla droga.
Nell’auditorium del centro di via Veneto sono intervenuti qualificati relatori per dibattere sul tema “Lo sport: una soluzione possibile contro la Droga e la Diversità”.
Il numeroso parterre dell’Associazionismo cittadino, da troppo tempo dimenticato, è stato presieduto dall’instancabile presidente dell’Associazione Il Ponte Don Egidio Smacchia, affiancato dalla vicepresidente dott. Rossella De Paolis e dal Coordinatore dei Fiduciari Coni Monti della Tolfa e Litorale Nord di Roma Pierluigi Risi.
“I danni della droga noi li conosciamo – le parole di Don Smacchia – ma è importante parlare della Vita dei giovani, dell’essere protagonista di una vita sana e piena di relazioni significative”.
“Il confine nei giovani – ha dichiarato invece la Dott.ssa De Paolis – tra un uso ricreativo di droghe, anche sintetiche e in combinazione con alcoolici, e la dipendenza sia psicologica che fisica è infatti molto sottile. Educare a una vita sana senza sostanze è dunque la priorità di tutte le iniziative congiunte in programma; questo è il senso della manifestazione della Festa della Vita”.
Testimonial d’eccezione di questo evento gli Azzurri d’Italia di Civitavecchia Giovanni Bramucci, Giuseppe e Roberto Petito, Tiziano Evangelisti, Erika Bello, Emanuele Vittorio Carone, Marcello Del Duca, Antonio Parisi, Ivo Flores, Andrea Donati, Luigi Gatti, Massimo e Mauro Guglielmi, Stefano Pucci, Vincenzo Monti, Mattia Camboni e Massimo Siliani.
Il segnale forte è arrivato dal responsabile del Coni locale Pierluigi Risi che, cogliendo la ghiotta occasione delle presenze qualificate delle Istituzioni, ha lanciato un vero e proprio grido d’allarme chiedendo alla politica un punto di svolta e di rottura con il passato nella programmazione e realizzazione della politica socio-sportiva-culturale: “Nel nostro tempo il disagio non è più psicologico, ma culturale – ha affermato – La via d’uscita per mettere alla porta il nichilismo è insegnare ai giovani l’arte del vivere, che consiste nel riconoscere le proprie capacità e nell’esplicitarle e vedere fiorire secondo misura. In questa chiave lo sport può rappresentare un validissimo strumento educativo” .
Successivamente sono intervenuti il Delegato alle Politiche Giovanili Stefano Giannini, i rappresentanti della Asl Roma F Dott. Giuseppe Scuderi (Responsabile SerT), Dott. Marcello Falcone, responsabile Medicina sportiva, il presidente della Federazione Medici Sportivi del Coni di Roma Dott. Massimo Gigli, la collaboratrice esterna del Coni Barbara Costanzo, L’Assessore ai Servizi Sociali Leopardo Enrico, l’Assessore alla Scuola della Provincia di Roma Rita Stella, il Delegato all’Impiantistica Sportiva Patrizio Scilipoti e il delegato allo Sport Ivano Iacomelli.
Lungo e articolato il dibattito scaturito, al termine del quale sono state avanzate queste proposte operative: istituire un tavolo permanente che analizzi il problema a trecentosessanta gradi, coinvolgendo tutte le agenzie educativo-formative operanti sul territorio, e chiunque possa dare un valido e fattivo contributo; costituire un “osservatorio sulle persone diversamente abili e i loro bisogni” nel comprensorio di Civitavecchia con l’Università La Sapienza di Roma.