Ama, Gasparri- Aracri(Fi): “Da giunta grillina epurazione ideologica, dipendente fi licenziato”

“Condanniamo con tutte le forze ciò che è avvenuto oggi, un fatto increscioso perpetrato ai danni di un lavoratore di AMA che ha come esclusiva colpa quella di essere delegato di Forza Italia all’interno della municipalizzata romana. Il dipendente, in questione, si è ritrovato ad essere licenziato da AMA per nessuna mancanza oggettiva ma per aver espresso le sue opinioni sul servizio AMA e denunciando le mancanze nel servizio quando si sono verificate. Premesso che il disservizio della municipalizzata del Comune di Roma a giunta grillina è stato ed è tutt’ora sotto gli occhi di tutti i romani che vivono la Capitale, molte le denunce da parte dei cittadini soprattutto nel periodo natalizio ma che ad oggi non sembrano essersi placate. Tutto questo quadro avvalora ancor di più la tesi per cui il licenziamento sia avvenuto proprio dalla spinta ideologica e non da fattori di altra natura, un atto impensabile in un Paese Democratico che sottolinea il clima di falsità e arroganza a cui si sta spingendo il Movimento 5 Stelle, una situazione che ci riporta indietro anni luce sul tema della democrazia. Una situazione di estrema gravità che dimostra quali metodi usino i grillini quando trovano sulla loro strada persone non assoggettate alla loro dottrina politica, il ‘metodo Grillo’ con cui sono stati espulsi e epurati diversi esponenti del movimento adesso viene esportato in una logica totalitaria e preoccupante di fare politica ma soprattutto di governare.

Ancora una volta ci teniamo a sottolineare come questo atto sia di una gravità inaudita e scongiuriamo che apra la strada a comportamenti discriminatori simili in altri ambiti amministrativi della Capitale, auspichiamo che il lavoratore AMA possa tornare presto alle sue mansioni all’interno dell’azienda e che anche le altre forze politiche condannino l’atteggiamento dittatoriale messo in atto dai dirigenti AMA.”. Così in una nota congiunta il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri e il senatore Francesco Aracri.