“Sostenere Tarantino significa credere nei valori della buona politica”

CIVITAVECCHIA – Tra pochi giorni saremo finalmente chiamati ad esprimere la nostra opinione per le elezioni amministrative locali, un appuntamento atteso e necessario al fine di risollevare le sorti della nostra amata città.
In tale occasione sostenere Carlo Tarantino significa credere nei valori della buona politica, appoggiarlo rappresenta concretamente un atto di protesta verso tutti quei sentimenti nazionalisti e xenofobi che ormai da tempo inquinano il comune e civile dibattito. Soprattutto, credere in Carlo manifesta coerenza e fermezza nei valori dato che si da fiducia ad una squadra che ha come collante forti ideali, costituita da persone della nostra città che per questi combattono da sempre, a differenza di altre fazioni politiche le quali hanno fatto man bassa di chiunque potesse garantire un minimo di voti.
Il voto per Carlo è un voto di speranza per Civitavecchia, una preferenza a sostegno di un progetto concreto di rinascita civica volto a sollevare una località ormai in profonda agonia in cui il degrado urbano, la disoccupazione, l’inquinamento e la mancanza di prospettive rendono impercettibile la soglia di vivibilità. Durante tale appuntamento elettorale poi, ci verrà chiesto di esprimerci anche sull’Unione Europea. Il Partito Democratico a tal proposito ha messo in campo un programma basato sulle reali necessità comuni, il quale ha come punti cardine la crescita economica, il sostegno al lavoro, l’aiuto ai giovani, la tutela dell’ambiente e della salute pubblica ed anche un concreto sostegno ai rifugiati e richiedenti asilo, chiedendo alla comunità europea un’equa ripartizione di queste sfortunate persone.
Votando PD alle Europee si può fare fronte unico contro quel fiume in piena dato dall’estremismo al potere, votare PD oggi significa dire no al dileggio continuo dell’Europa che merita rispetto di De Gasperi, Shuman e Adenauer, sostenere il PD alle europee rappresenta un dissenso al concetto che l’incompetenza possa essere sopperita da una pretesa di purezza, ricordando che l’ortodossia nuovista del “prima era peggio” come un te deum sulla tomba del passato è una deriva culturale pericolosissima. Dare credito al PD significa essere contrari all’idea di un paese che dice no alle opere pubbliche fonte di lavoro, ma al contempo si indebita per forme di assistenzialismo senza prospettive. Oggi purtroppo non è più una battaglia politica a sostegno di questo o quel partito, oggi siamo noi contro di loro.

Germano Ferri – Segretario Partito democratico Civitavecchia