“Perché non istituire a Cerveteri un Tavolo permanente per la crescita e lo sviluppo?”

cerveteri3CERVETERI – Gentile Sindaco Ciogli,
Le scrivo questa lettera aperta nella veste di Presidente della Consulta delle Associazioni Culturali del Comune al fine di stimolare una riflessione su una proposta che riteniamo importante: perché non istituire a Cerveteri un “Tavolo permanente per la crescita e lo sviluppo”?
Come Lei sa, gli effetti negativi della crisi economica che già si sono scaricati sui cittadini di Cerveteri costituiscono purtroppo solo l’inizio di un doloroso percorso che metterà a dura prova nell’immediato futuro non solo i singoli bilanci familiari ma anche la stessa coesione sociale della nostra comunità. Ben presto infatti, per far fronte ai pesanti tagli previsti dalle manovre economiche recentemente approvate dal Parlamento e alle conseguenti ristrettezze di bilancio del Comune, Lei si troverà costretto ad operare scelte sempre più difficili e impopolari…
Le chiediamo allora se non ritenga sia arrivato il momento di chiamare a raccolta tutte le forze culturali, sociali e imprenditoriali innovative, già presenti all’interno del nostro Comune, per far collaborare tra loro i soggetti realmente disponibili a condividere idee, modalità, competenze e risorse finalizzate in modo tale da:ccrescere la resilienza della nostra comunità locale, ovvero, come riuscire a far leva sulle nostre capacità e potenzialità ancora inespresse per riorganizzarci al meglio facendo così fronte alle minori risorse economiche disponibili; raggiungere un livello di assoluta eccellenza nella progettazione territoriale, comprendendovi quindi anche interventi di innovazione sociale, per vincere sulla concorrenza e aggiudicarci i pochi fondi ancora disponibili a livello regionale, nazionale ed europeo.
In particolare, vorremmo partire da quest’ultimo punto per evidenziare come le prassi correnti, quelle per intenderci che fino ad oggi si sono ispirate all’antica filosofia politica del “dividi et impera”, di fronte a questa crisi epocale siano ormai destinate inesorabilmente a fallire. Prenderemo emblematicamente ad esempio quanto è avvenuto con la recente partecipazione del Comune al bando inerente al Piano Locale e Urbano di Sviluppo (P.L.U.S.). Questo bando prevede la possibilità di ottenere finanziamenti a fondo perduto fino ad un ammontare di 16 milioni di euro a fronte di un progetto finalizzato a: “Riqualificare gli spazi pubblici e rilanciare l’immagine della città; Favorire la coesione sociale migliorando i servizi sociali e culturali; Contrastare i fenomeni di degrado ambientale; Rivitalizzare e sostenere l’economia locale”.
Essendo questi obiettivi assolutamente omogenei e facilmente realizzabili da parte della Consulta, in virtù delle notevoli e specifiche competenze presenti all’interno della rete di associazioni che la compongono, mossi da dovere civico e unitario proprio noi della Consulta – per primi – abbiamo segnalato questa opportunità e fatto pervenire a Lei direttamente una proposta di progetto con la quale concorrere al bando e mirare ad ottenere il finanziamento di 16 milioni di euro. A seguito di ciò, sono avvenuti alcuni incontri tra i nostri esperti e quelli del Comune. Si era ormai prossimi alla definizione conclusiva del progetto da presentare alla Regione quand’ecco che a pochi giorni dalla scadenza del bando (fissata al 10 ottobre 2011), spuntare una seconda proposta da parte di alcuni professionisti ed imprenditori edili mirata a trarre vantaggio dal bando da noi segnalato. Da quel momento in poi, la collaborazione in corso tra i nostri esperti e quelli del Comune si è “inspiegabilmente” arenata. Siamo poi venuti a sapere che l’Amministrazione alla fine ha ritenuto opportuno presentare una sua autonoma e alquanto affrettata proposta, come ogni cittadino può constatare direttamente leggendosi la Delibera di Giunta n. 2011/146.
Pur augurandoci sinceramente di essere smentiti e lungi da noi la voglia di fare i menagrami, purtroppo non abbiamo dubbi sul fatto che questo bando non verrà vinto e che il nostro territorio perderà una bella opportunità per ricevere fondi da destinare al benessere comune in quanto un progetto capace di centrare gli obiettivi del bando non si improvvisa dal nulla ma richiede un notevole retroterra in termini non solo di competenze ma anche di motivazioni ed elaborazione sia culturale che tecnico-economica. Resta da capire come mai l’Amministrazione non abbia almeno tentato di mettere in sinergia le due proposte puntando così a raggiungere quel livello di eccellenza indispensabile per prevalere sugli altri progetti concorrenti.
Il tavolo di lavoro per la Crescita e lo Sviluppo che Le chiediamo di istituire vuole allora essere il tentativo di invertire questa logica perversa e paralizzante che mette in competizione gli uni contro gli altri all’interno dello stesso territorio. Riteniamo infatti che per non soccombere alla crisi, anzi, per sollecitare le forze migliori della nostra comunità a reagire positivamente esprimendo le grandi potenzialità presenti ancora nel nostro territorio, sia oggi più che mai necessario mettere tutti i soggetti, ciascuno secondo il proprio ruolo e la propria competenza, nelle condizioni di poter dare con rinnovato spirito unitario il loro contributo positivo e propositivo.
Confidando in un Suo riscontro positivo, i nostri più cordiali saluti.

Marco Polverari – Presidente della Consulta delle Associazioni Culturali del Comune di Cerveteri