Smog e ricoveri in pediatria

Innocent child in a respiratory mask with a doll in her hands walking against power station polluting air. Ecological theme. (Innocent child in a respiratory mask with a doll in her hands walking against power station polluting air. Ecological theme.,

Dal Dottor Giovanni Ghirga riceviamo e pubblichiamo:

“C’è davvero da preoccuparsi leggendo quanto riportano oggi le cronache de Il giornale di Vicenza con il riferimento agli accessi all’ospedale San Bortolo. Sotto la lente di ingrandimento ci sono i problemi legati all’inquinamento atmosferico che, complice anche la pressochè totale assenza di precipitazioni, sta diventando un reale problema per la salute, e le cifre lo confermano. In termini generali il fumo che si mantiene nell’aria accorcia la vita due volte più del fumo di sigaretta, tre volte più rispetto ad Aids, Tbc e altre patologie infettive messe insieme, 15 volte più di incidenti stradali, guerre, morti violente. Ma soprattutto modifica la cartina delle malattie, addirittura creando quadri che non ci si aspetta. L’esperienza del nosocomio veneto preoccupa, anche in relazione alla necessità di ricoveri per fette di popolazione che in teoria non si sentirebbe a rischio. Basti pesante a quando accade in pediatria. I bimbi, specie tra i 7 e 10 anni, sono sotto attacco. Insufficienze respiratorie, infezioni che trafiggono trachea, alveoli, bronchi, polmoni. È una carica esplosiva innescata da patogeni che prima procuravano meno guai e che oggi aggrediscono con violenza inaudita come il metapneumovirus umano e l’adenovirus. La segnalazione è del primario Massimo Bellettato che ricorda come dopo la bronchiolite ora c’è da fare i conti con una situazione che vede l’inquinamento tra le concause certe, agendo da trigger per l’aggravamento dei quadri”.

EDoc 03/03/2023

https://www.unicef.org/media/123156/file/Childhood_Air_Pollution_Key_Messages_2022.pdf